Roma, 18 ago – Sottrazione di fondi pubblici: l’ambasciata afghana in Tagikistan ha inoltrato richiesta all’Interpol per l’arresto dell’ex presidente dell’Afghanistan Ashraf Ghani. Oltre che del presidente fuggito dopo l’entrata dei talebani a Kabul, chiesto anche l’arresto di Hamdallah Moheb e Fazl Mahmoud Fazli. L’accusa è sottrazione di fondi pubblici, che vanno restituiti al Paese. Lo riporta l’agenzia Tolonews. Il problema è che Ghani e famiglia sono già al riparo negli Emirati arabi uniti.
Ghani è fuggito con il malloppo e l’ambasciata afghana in Tagikistan ne chiede l’arresto
L’ex presidente Ashraf Ghani, che si è dimesso poco prima che i talebani conquistassero Kabul, fuggendo in Tagikistan – a sentire lui – per “evitare un bagno di sangue“, a quanto riportano i media locali si sarebbe portato via quattro automobili piene zeppe di denaro rubato alle casse dello Stato. Si parla di 169 milioni di dollari. Il problema è che nel frattempo Ghani è fuggito ancora.
Emirati arabi uniti: “Ghani e famiglia accolti per motivi umanitari”
Stando sempre a quello che riporta Tolonews, l’ex presidente afghano si è rifugiato negli Emirati arabi uniti. L’annuncio è del ministro degli Esteri: “Gli Emirati Arabi Uniti hanno accolto il presidente Ashraf Ghani e la sua famiglia nel Paese per motivi umanitari“. Addio soldi pubblici, dunque.
Adolfo Spezzaferro
5 comments
Non abbiamo portato democrazia ma corruzione sì!
E come ci è arrivato negli Emirati Arabi con tutti quei soldi “fisici” ? Tagikistan… piètà ! Cani lordi, complici, paraculo, solo in aeroporto?! O qualcosa non quadra.
Il vizietto anche da quelle parti.?!
Ogni mondo è paese.
[…] Sottrazione fondi pubblici, ambasciata afghana Tagikistan chiede arresto Ghani. Ma l’ex… […]
Ashraf Ghani ?! E’ quello citato nel libro di M.Fini (il Mullah Omar – 04/2011), riportando testualmente: …Ashraf Ghani, un medico che ha fatto il dottorato alla Columbia University, che ha insegnato per otto anni a Berkley e alla John Hopkins University, che è stato funzionario della Banca Mondiale, il più occidentalizzante dei candidati che si sono presentati alle ultime elezioni presidenziali, le cui parole sono quindi al di sopra di ogni sospetto di simpatie talebane, ha commentato amaramente “nel 2001 eravamo poveri ma avevamo la nostra moralità. I miliardi di dollari che hanno inondato il paese ci hanno tolto l’ integrità, la fiducia l’ uno nell’ altro”. …?
Andiamo, comunque, proprio bene !!