Roma, 21 set – Sono passati venticinque anni da quando il Ruanda è uscito da una guerra civile che ha causato la morte di milioni di persone. Da allora il Paese africano ha iniziato un lungo cammino di sviluppo che lo colloca tra i paesi a più alta crescita a livello mondiale.
Il Ruanda punta sull’IT
Ciò che colpisce è che questa crescita non è dovuta solo all’esportazione di materie prime ma anche allo sviluppo delle tecnologie dell’informazione dando incentivando la creazione di imprese che usano gli strumenti più avanzato per risolvere i problemi locali.
A tale proposito è degno di nota un accordo siglato dal Ruanda Development Board con Africa50, l’ente della African Development Bank che si occupa di investimenti infrastrutturali, al fine di creare nella capitale ruandese il Kigali Innovation City. Questo centro ospiterà quattro università internazionali, nonchè imprese innovative operanti nell’agricoltura, nella sanità e nella finanza e anche infrastrutture per facilitare il loro operato, mentre il governo fornirà terreni, strade, illuminazione, elettricità e anche incentivi fiscali.
Paula Ingabire, ministro dell’innovazione ruandese, ha dichiarato che la creazione di questo centro fa parte di un piano più ampio avente lo scopo di trasformare il Ruanda in un’economia basata sulla conoscenza attirando anche investimenti stranieri nel settore dell’high tech.
Da parte sua Clare Akamanzi, presidente del Ruanda Development Board, ha sottolineato come Africa50 ha l’esperienza per facilitare investimenti infrastrutturali e creare un’ambiente favorevole agli investimenti da parte delle aziende e questo accordo aiuterà il Paese a diventare un centro per gli investimenti nel cuore dell’Africa nonchè a diversificare la sua economia.
Investimenti per 300 milioni
Gli obiettivi del Kigali Innovation City sono piuttosto ambiziosi visto che aspira a creare 50 mila posti di lavoro, esportare 150 milioni di dollari di servizi legati all’IT e attrarre 300 milioni di investimenti stranieri ma non sono impossibili visto che il Ruanda ha già dimostrato di essere capace di creare imprese ad alta tecnologia.
Nei prossimi anni vedremo quanto di questi obiettivi diverranno realtà. Per ora possiamo osservare come il Ruanda stia facendo di tutto per favorire la crescita economica che, occorre ricordarlo, col l’8%annuo è fra le più alte a livello mondiale. Uno sviluppo che ora, puntando sulle nuove tecnologie, può dimostrare che anche in Africa, con i giusti incentivi, è possibile creare innovazione e sviluppo.
Giuseppe De Santis
4 comments
E in Ruanda c’è stata DAVVERO la guerra….
capito franceschiello ?
sedicente papa ….
[…] africane che puntano sull’alta tecnologia per stimolare il loro sviluppo economico. Dopo Ruanda ed Egitto adesso è il turno del Ghana, che ha deciso di puntare su questo settore per creare […]
[…] il numero di nazioni africane che puntano sull’alta tecnologia per il loro sviluppo. Dopo Ruanda e Kenya adesso si aggiunge anche l’Uganda, dove pochi mesi fa nel parco industriale di […]
[…] tecnologia: tra esse spicca il caso del Ruanda che, non avendo giacimenti minerari, ha deciso di puntare sulla tecnologia dell’informazione e sulla produzione di telefoni cellulari prodotti sia per il mercato interno che per quello […]