Londra, 12 dic – Grazie ad un progetto pilota finanziato dal governo britannico, sarà distribuito in ben 120 scuole del Regno Unito il testo edito da “Jessica Kingsley Publishers” dal titolo: “Posso parlarti della diversità di genere?“.
Il libro, scritto da CJ Atkinsons – attivista della comunità trans e dirigente dell’organizzazione “Educate & Celebrate“, che ha sostenuto il progetto e ne sta curando la diffusione – è il racconto di una dodicenne immaginaria che cambia sesso ed è destinato all’utilizzo da parte degli insegnanti e dei genitori per l’educazione dei minori: “é il primo libro che spiega la transizione medica per bambini dai sette anni in su“, spiegano gli editori. Elly Barnes, fondatrice di “Educate and Celebrate”, a proposito del libro, ha dichiarato: “ce n’era davvero bisogno”. Ed ha aggiunto: “non tutti si identificano come maschi o femmine, questo è un fatto”.
Il testo, in uscita nel mese di gennaio e già disponibile su Amazon e sul sito dell’editore, contiene precise indicazioni didattiche e linguistiche, spiega l’Evening Standard, che infatti dedica proprio a questo aspetto il titolo del suo articolo: nelle scuole non si devono più chiamare i bambini “ragazze” o “ragazzi”, sarebbe discriminante. Al posto di questi termini che l’ideologia gender considera evidentemente sessisti, la parola “cisgender” per i bambini che si identificano con il genere in cui sono nati e, ad esempio, “genderqueet” e “panromantic” per quelli attratti da tutti i generi indifferentemente (giusto per ricordarlo, stiamo parlando ancora di ragazzini che in Italia frequenterebbero le scuole elementari e medie).
Emmanuel Raffaele
1 commento
In Siberia hanno bisogno di buone braccia…