Harvard, 22 ott – Secondo Martin Kuldroff, professore di medicina all’Università di Harvard, biostatistico ed epidemiologo con esperienza nell’individuazione e nel monitoraggio delle epidemie di malattie infettive e nella valutazione della sicurezza dei vaccini, le chiusure e il lockdown per scongiurare il contagio da coronavirus sono inutili e solo chi è un soggetto a rischio dovrebbe stare “a casa”.
Kuldroff: “Lockdown dannoso per la salute”
Kuldroff è il primo firmatario della dichiarazione di Great Barrington, il documento pubblicato a inizio mese e firmato da migliaia di scienziati, incentrato su “gli effetti dannosi sulla salute fisica e mentale causati dalle politiche adottate dai governi in materia di Covid-19” e che raccomanda un approccio definito “protezione focalizzata”. “Tutti possono essere contagiati dal coronavirus” dichiara lo scienziato di Harvard a Agenzia Nova “ma il rischio di morte per i più anziani è migliaia di volte superiore rispetto a quello per i giovani: per minimizzare la mortalità da Covid-19, la migliore strategia è aumentare gli sforzi per proteggere gli anziani e gli altri gruppi ad alto rischio, lasciando invece che bambini e giovani adulti tornino a condurre vite normali“.
“Solo chi è a rischio usi smart working”
L’epidemiologo di Harvard fa anche alcuni esempi di politiche che i governi potrebbero adottare: “Assicurare che tutte le scuole e le università siano aperte all’insegnamento in presenza; aumentare i test nelle case di riposo per staff e visitatori, diminuendo la rotazione del personale; consentire che le persone con più di 60 anni di età lavorino da casa, inclusi gli insegnanti, e che invece quelli sotto i 50 anni tornino al lavoro”. Kuldroff sostiene che agli ultrasessantenni che non possono lavorare in remoto dovrebbero essere destinati fondi pensione o comunque programmi temporanei di assistenza economica “in modo che possano prendersi un periodo sabatico di alcuni mesi durante i picchi di contagio“.
Gli effetti del Covid sulle altre malattie
Secondo la dichiarazione di Great Barrington, i lockdown hanno avuto “effetti devastanti” sulla salute pubblica: tassi di vaccinazione infantile più bassi, peggioramento degli esiti delle malattie cardiovascolari, meno screening per il cancro e deterioramento della salute mentale. Per gli scienziati firmatari del documento, “tenere gli studenti fuori dalle scuole è una grave ingiustizia”. “Mantenere queste misure fino a quando non sara’ disponibile un vaccino – avverte la dichiarazione – causerà danni irreparabili, con conseguenze sproporzionate per i meno fortunati”.
Ilaria Paoletti
2 comments
Ci sono arrivati prima in tanti senza gli “ff” di Harvard e con la proposta più correttamente articolata…
[…] L’epidemiologo di Harvard: “Lockdown non serve, proteggiamo chi è a rischio” […]