Roma, 4 giu – Il Burundi è uno Stato africano povero, con molti depositi di materie prime che fino ad ora non ha potuto sfruttare adeguatamente perché non avendo accesso al mare è lontano dalle principali rotte commerciali. Il governo di Gitega non si dà comunque per vinto e adesso ha iniziato colloqui con la Tanzania per la progettazione e costruzione di una linea ferroviaria elettrificata che collegherà i due Paesi africani e successivamente passerà per la Repubblica Democratica del Congo.
La ferrovia che collegherà Burundi e Tanzania
Questa ferrovia a scartamento standard, sarà lunga 282 chilometri e collegherà le città di Musongati e Gitega in Burundi, alla città di Uvinza in Tanzania. Tuttavia Uvinza non sarà propriamente la destinazione finale, perché da lì vi sarà un collegamento ad un’altra linea ferroviaria già esistente, così da permette al Burundi di poter esportare le sue materie prime usando i porti tanzaniani che si trovano sull’Oceano Indiano. I due Paesi del continente nero considerano la nuova linea ferroviaria transfrontaliera come un progetto unico. Quando sarà completato, tra cinque anni, diverrà la seconda linea elettrificata dell’Africa. Attualmente la più lunga collega la capitale etiope Addis Abeba col porto di Gibuti.
Al momento non è chiaro chi costruirà questa nuova ferrovia, visto che Tanzania e Burundi hanno iniziato solo ora la gara d’appalto per il progetto e per la costruzione hanno chiesto finanziamenti alla Banca Africana di Sviluppo. C’è da dire che per la Tanzania non rappresenta l’unico progetto infrastrutturale di rilievo, visto che altre linee ferroviarie sono in costruzione per collegare i porti di questa nazione coi Paesi confinanti che non hanno accesso al mare. Il tutto rientra in una strategia ben precisata del governo di Dodoma, finalizzata a utilizzare la sua posizione geografica per far diventare la Tanzania un importante polo logistico.
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Giuseppe De Santis