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Condannato all’ergastolo Hussein, l’immigrato che stuprò e uccise la tedesca Maria

by La Redazione
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Berlino, 22 mar – Nell’ottobre 2016 il brutale assassinio di Maria Landenburger, figlia 19enne di un dirigente Ue, aveva fatto molto scalpore in Germania. Maria era stata prima stuprata e poi uccisa a Friburgo da un richiedente asilo, l’afghano Hussein Khavari, che si era spacciato per “minorenne non accompagnato” (aveva dichiarato di avere 17 anni). Grazie all’analisi del dna, tuttavia, la scientifica poté appurare che Hussein aveva mentito e che aveva non meno di 22 anni, in ogni caso non meno di 18 al suo arrivo in Germania. Messo di fronte a tali evidenze, il richiedente asilo fu costretto a confessare tutto.
Il Tribunale di Friburgo ha deciso quindi di procedere contro lui in quanto adulto. E la condanna è arrivata: ergastolo. Inoltre, a causa della gravità del delitto, i giudici hanno aperto alla possibilità di applicare la cosiddetta “custodia di sicurezza” (Sicherungsverwahrung). Nell’ordinamento tedesco questo tipo di custodia serve ad impedire sconti di pena per casi in cui il condannato possa rappresentare un concreto pericolo per la collettività. Insomma, per Hussein non ci sarebbe alcuna speranza di un rilascio anticipato dopo 15 anni di detenzione.
La condanna dunque riguarda il primo grado di giudizio. L’avvocato di Hussein, però, ha già dichiarato che ricorrerà in appello. L’obiettivo dell’assassino, reo confesso, è di vedersi ridotta la pena. La linea della difesa consiste nel far valere alcune presunte attenuanti, come il fatto che il ragazzo al momento dello stupro e dell’uccisione fosse sotto effetto di droga e alcol. I precedenti dell’immigrato e la particolare efferatezza del delitto, però, finora non hanno convinto i giudici. E tantomeno hanno convinto l’opinione pubblica: al pronunciamento della sentenza, infatti, in aula si sono uditi molti applausi.
Giovanni Coppola

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3 comments

AntonioS 22 Marzo 2018 - 4:19

A mio avviso essere sotto l’ effetto di droga o alcol dovrebbe essere un’ aggravante.

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Tony 22 Marzo 2018 - 7:25

…non perdere tempo e denaro…un colpo dietro la nuca…

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Adestrato 23 Marzo 2018 - 6:09

“figlia 19enne di un dirigente Ue” – il bello è che questo “particolare” determinerà che il 5% di queste importati sarà al fresco mentre il resto sarà dopo una breve pausa, libero di creare nuovi danni agli europei – avanti col disordine

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