Roma, 11 gen – Altro che neve e freddo polare. In Grecia è già tornata l’estate e le spiagge sono affollate di persone. Un’ondata di caldo anomalo ha infatti investito l’intero territorio della Repubblica Ellenica, con temperature che hanno superato di gran lunga i 20 gradi. In alcune zone del Paese sono stati registrati addirittura quasi 30 gradi a mezzogiorno, ad esempio nel sud dell’isola di Creta. Nella capitale Atene il termometro ieri segnava 22 gradi e in tanti hanno colto l’occasione per trascorrere una serena giornata di mare, in barba alle restrizioni anti-coronavirus.
Da inizio novembre in Grecia vige infatti un semi-lockdown, con misure restrittive non dissimili a quelle in vigore in Italia. A breve dovrebbero riaprire soltanto asili, scuole dell’infanzia ed elementari. Mentre resteranno chiusi negozi non essenziali, bar, ristoranti e luoghi di intrattenimento. Restrizioni che non hanno però impedito a molti greci di passare la giornata in spiaggia, con la polizia che ha tentato di impedire assembramenti e ha multato alcune persone che non indossavano la mascherina. Gli interventi delle forze dell’ordine non hanno però scoraggiato i cittadini greci, riversatisi in spiaggia per divertirsi o semplicemente rilassarsi.
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Grecia, il mare d’inverno e il mito di Alcione
Va detto che in Grecia le alte temperature di gennaio non so poi così insolite, fin dall’antichità c’è infatti un fenomeno noto come “i giorni di Alcione”. Una fase che ha ovviamente una spiegazione meteorologica e che è contraddistinta da intere giornate di sole nel cuore dell’inverno. Prende il nome dal mito di Alcione, figlia del Dio dei venti Eolo e moglie di Ceice. Un matrimonio talmente felice che i due sposi presero a paragonarsi a Zeus ed Era. Un affronto che fece infuriare il re degli Dei, a tal punto da scatenare una tempesta mentre Ceice era in viaggio per mare. Ceice annegò e Alcione si gettò in acqua per raggiungerlo
Zeus allora ebbe pietà dei due innamorati e li trasformò entrambi in alcioni, ovvero in martin pescatori. Ma il nido che i due sposi-uccelli si costruirono vicino al mare veniva distrutto di continuo dalle onde. Allora Zeus ebbe di nuovo pietà di loro, placando la furia del mare per sette giorni. Gli alcioni da allora divennero il simbolo delle giornate di sole e serenità. Di qui, appunto, i “giorni di Alcione”, fugace bella stagione in pieno inverno. Che anche in questo caso sia un segno propizio? Agli Dei l’ardua sentenza.
Eugenio Palazzini