Tokyo, 26 apr – Obama torna a mani vuote dalla visita ufficiale a Tokyo. Il Giappone ha rifiutato l’accordo di libero scambio proposto dal presidente degli Stati Uniti in visita ufficiale nella capitale nipponica. Un vero e proprio schiaffo al tentativo del governo Usa di saldare le relazioni commerciali con il Sol Levante e di avviare la Trans-Pacific Partnership (Tpp), un patto tra numerosi paesi asiatici e americani giudicati da sempre sotto l’influenza di Washington: Australia, Brunei, Cile, Canada, Giappone, Malesia, Nuova Zelanda, Perù e Singapore.
L’incontro con il premier Shinzo Abe e l’imperatore Akihito non ha impresso la svolta auspicata da Obama sul libero scambio di riso, pollami, maiale e automobili che rimangono al momento merci decisamente trascurate dall’import-export tra i due Paesi.
Impietoso il giudizio del New York Times, che in prima pagina ha bollato come “fallimentare” la missione del presidente Usa dal punto di vista commerciale e “debole” l’appoggio offerto a Tokyo sullo scontro con Pechino riguardo le isole Senkaku: “Obama si è ben guardato dallo schierarsi con il Giappone sulla disputa che riguarda la sovranità delle isole e ha prudentemente calibrato la sua dichiarazione per evitare di inimicarsi la Cina”, ha scritto il prestigioso quotidiano statunitense.
Come riportato inoltre dal Wall Street Journal il ministro dell’economia giapponese Akira Amari è stato chiarissimo sul mancato accordo con Washington: “Giappone e Stati Uniti non sono stati capaci di raggiungere un accordo su nessuno dei maggiori punti in discussione, compresi l’accesso al mercato automobilistico e a quello dei prodotti agricoli”.
L’incontro tra il ministro Amari e il rappresentante americano per il commercio, Michael Froman, è stato così annullato e in un comunicato congiunto i due paesi hanno specificato che: “c’è ancora molto lavoro da fare per avviare il Tpp”.
Eugenio Palazzini