Roma, 14 dic – Era il risultato più temuto, ma in fondo anche il più probabile. Il Front national è passato da sei regioni a zero, complice il “sussulto democratico” – così lo ha chiamato Repubblica – che ha visto gli elettori dei due principali partiti convergere sugli stessi candidati pur di impedire al principale partito di Francia di accedere al potere, sia pur, stavolta, al semplice potere regionale. I socialisti, che polemizzano continuamente con Sarkozy definendolo simile in tutto e per tutto alla leadership del Front national, sono andati in massa a votare per lui. È così che un politico di fatto morto e sepolto, ora riconquista il centro della scena grazie ai suoi avversari.
Al di là dell’assurdo trionfalismo di Manuel Valls, un uomo le cui dichiarazioni e le cui espressioni facciali non lasciano presagire nulla di buono, tutti sanno di non potersi permettere alcun festeggiamento reale. A ogni elezione, il Front national conquista più voti. Prima o poi, a quel maledetto 50%, ci arriverà da solo. Per ora, intanto, ha toccato quota 6,6 milioni di voti, battendo il suo record di preferenze in Francia, stabilito nel 2012 alle presidenziali (con Jean-Marie candidato, che prese 6.421.426 voti: lo sottolineiamo per quelli che credono che il Front national sia diventato una forza di popolo solo con Marine Le Pen).
Sul piano percentuale, con oltre il 28% ha superato il record del 27,73% di domenica scorsa. Insomma, la crescita c’è. Inoltre, per Socialisti e Repubblicani, sarà ora sempre più difficile replicare all’accusa di essere Umps, cioè di fatto un unico partito, il partito trasversale delle élite contro il popolo francese. Ed è il paradosso nel paradosso: per vincere sul Front national sono sempre più condannati a dargli ragione, quindi a farlo crescere, quindi a creare le condizioni affinché il giocattolo repubblicano si rompa.
Adriano Scianca
3 comments
Oggi una testata giornalistica siciliana in prima pagina scrive : Reazione della Francia…. Lì per lì pensai riguardasse il terrorismo ed i morti francesi….ma quando mai il nemico dei francesi secondo quel giornale è il 40% dei francesi che ha votato il front nazional e Le Pen.
Non so come descrivere la cosa , mha
la rivoluzione non si arresta viva il front national
qualcuno gia’ negli anni venti li chiamava ludi elettorali e de gaulle si ritiroì dalla politica ,dopo aver perso due referundum in cui
chiedeva inizio del corporativismo nella politica francese e cogestione degli utili nelle aziende.
perse per poco i referendum avendo contro tutti i sindacati e
i partiti e…disgustato si ritiro’ a colombey les ingleses.
anche simon bolivar amareggiato…per gli inconcludenti partiti
si ritiro’ dicendo che il suo lavoro era stato come arare l’oceano.