Roma, 20 giu — I timori di un utilizzo politico e per fini di controllo sociale degli strumenti digitali di contrasto al coronavirus da tempo agitano il dibattito, frettolosamente rubricato come «narrazione complottista» da intellettuali e politici; ma in realtà green pass, sistemi di scansione di documenti e app di tracciamento stanno dimostrando, specie in Cina, tutta la loro pericolosità.
L’app di tracciamento utilizzata per silenziare una protesta
Una vicenda agghiacciante ci arriva da Zhengzhou, capoluogo della Regione di Henan, dove da giorni infuria un virulento scandalo bancario. La banca commerciale Xuchangm, sotto inchiesta per corruzione che ha riguardato i propri manager, è divenuta oggetto di forti proteste da parte dei correntisti e dei loro parenti. E’ stata anche organizzata una manifestazione di protesta ed è qui che scattano i problemi connessi ai sistemi digitali di lotta al virus. Infatti i manifestanti, radunatisi per protestare contro il blocco dei loro conti, hanno visto i loro codici sanitari della app cinese di tracciamento Alipay Health Code, divenire rossi, un autentico incubo come ben sa qualunque cinese. Infatti il «rosso», che segnala un contatto con un soggetto positivo, prelude all’inferno dell’isolamento totale e del lockdown duro.
Tutti i manifestanti sono stati quindi portati via e posti in isolamento per 14 giorni. E’ forte il sospetto che le autorità abbiano utilizzato in chiave politica l’app di tracciamento per tacitare uno scandalo enorme: le persone coinvolte sono centinaia di migliaia, il valore dei conti congelati è pari a 39 miliardi di yuan, equivalenti a sei miliardi di dollari.
Quegli strani cambiamenti di colore
Il sospetto dell’uso strumentale è emerso dopo il fermo e le dichiarazioni del signor Tom Zhang, un manifestante proprietario di una azienda tessile che è stato bloccato dalla polizia e isolato in una biblioteca per ben dodici ore. Il codice della sua app è diventato rosso mentre era su un treno proveniente da una città dove non si registrano casi di positività al covid. «Il codice rosso è stato sicuramente utilizzato per limitare noi correntisti», afferma Zhang in un’intervista. Lui e molte altre centinaia di manifestanti volevano proporre reclamo all’autorità bancaria di regolazione per lo scandalo di cui sono stati vittime. Dopo essere stato rilasciato e fatto tornare all’aeroporto, il codice della sua app ha fatto registrare il colore verde.
Benvenuti nella distopia
Ma il signor Zhang non è l’unico ad essere incorso in questa curiosa e preoccupante disfunzione: «Non sono una cliente, è mio padre che ha depositato dei soldi in una banca e ora non riesce a tirarli fuori», dichiara una donna residente a Zhumadian, una città a 200 km da Zhengzhou. Anche lei era stata isolata in un albergo dopo che il suo codice si era reso rosso. «Al momento coloro che hanno visto diventare rosso il loro codice, possono solo contattare i loro community manager per cambiare il loro status. Dopo aver effettuato due test Covid nell’arco di tre giorni, il loro status potrà essere cambiato di nuovo», ha dichiarato il funzionario della commissione sanitaria cinese. Un incubo distopico, in pratica. Prevedibilmente la vicenda ha destato ampio scalpore e riprovazione sui media cinesi. «I codici sanitari dovrebbero essere utilizzati solo per scopi di prevenzione della pandemia» ha affermato Hu Xijin, commentatore cinese ed ex direttore di giornale.
Cristina Gauri