Roma, 18 ago – Scontri a Jalalabad, in Afghanistan: i talebani sparano sui manifestanti contrari all’abolizione della bandiera nazionale, ci sarebbero due morti e 12 feriti. Secondo quanto riportano i media locali, i talebani avrebbero anche picchiato i giornalisti presenti. A tre giorni dalla conquista del Paese dopo il ritiro delle truppe Usa, e nonostante le parole di rassicurazione dei talebani – che hanno instaurato l’Emirato islamico dell’Afghanistan -, la situazione nel Paese è tutt’altro che tranquilla.
Jalalabad, manifestanti sfilano con la bandiera nazionale: talebani aprono il fuoco
I talebani aprono il fuoco a Jalalabad, capoluogo della provincia di Nangarhar, nell’Est del Paese, dove centinaia di persone protestano sventolando la bandiera dell’Afghanistan. I video pubblicati sui social mostrano scene di caos nella città, con colpi esplosi per disperdere la folla ma anche – secondo alcuni testimoni – rivolti contro i manifestanti. I talebani stanno rimpiazzando le bandiere afghane con le loro in tutto il Paese. Ma a Jalalabad i manifestanti hanno tolto il vessillo degli studenti coranici e ripristinato la bandiera nazionale. Dopo di che hanno sfilato per le strade della città (video). Fino a che non sono intervenuti i talebani, sparando sui dimostranti, secondo quanto riferito da testimoni citati dall’agenzia Pajhwok Afghan News.
Domani le celebrazioni per la giornata dell’indipendenza dell’Afghanistan
Intanto anche nelle altre principali città del Paese gli afghani stanno ripristinando le bandiere nazionali tolte dai talebani in vista delle celebrazioni di domani, giornata dell’indipendenza dell’Afghanistan. A tal proposito è stato chiesto ai talebani di non togliere le bandiere. Dal canto loro, gli studenti coranici hanno detto che faranno sapere la loro decisione.
Ludovica Colli
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