Roma, 16 dic – Cgil e Uil in piazza per lo sciopero generale contro la manovra del governo Draghi: giovedì nero per molti settori, a cominciare dal trasporto pubblico. Per otto ore sono rischio, pur nel rispetto delle fasce di garanzia, alcuni servizi importanti, dai trasporti – con riflettori sui treni dei pendolari, tra orari e convogli garantiti – alle banche, mentre resteranno fuori dalla protesta il comparto sanità, scuola e poste. “Insieme per la giustizia“, lo slogan della protesta che sarà accompagnata dalla manifestazione nazionale che si terrà a Roma in contemporanea con altre città italiane come Milano, Bari, Cagliari e Palermo. Lo sciopero è stato proclamato “a sostegno delle proposte sindacali su precarietà, pensioni, fisco, lavoro e per la modifica alla legge di Bilancio”.
Sciopero generale Cgil e Uil contro la manovra del governo Draghi
I lavoratori incroceranno le braccia contro una manovra, secondo Cgil e Uil (la Cisl non ha aderito e il Pd ha preso le distanze), non riduce le diseguaglianze sociali e ripiomba il Paese alla situazione pre pandemia, con lo stesso sviluppo squilibrato, la stessa occupazione precaria, la stessa redistribuzione sbilanciata della ricchezza. Altro che ripartenza, insomma. I sindacati si scagliano soprattutto contro la riforma del fisco su cui il governo – è l’accusa – ha voluto chiudere una partita favorendo i redditi medio alti e concedendo troppo poco a quelli bassi.
Tutti i settori che incrociano le braccia
Servizio regolare dunque alle Poste per garantire gli adempimenti nel giorno della scadenza per il pagamento dell’Imu. Si ferma invece la pubblica amministrazione e l’industria così come i servizi. Metro, treni e bus a rischio con modalità differenti da città a città, occhi puntati su Roma e Milano, con Trenord a rischio. Allo sciopero aderiscono anche i rider di Just Eat. Nella capitale, in piazza del Popolo, l’intervento dei segretari generali Maurizio Landini (Cgil) e Pierpaolo Bombardieri (Uil).
Landini: “Dobbiamo combattere una pandemia salariale e sociale senza precedenti”
“Chiediamo di scioperare e di scendere in piazza perché tutti insieme abbiamo bisogno di combattere una pandemia salariale e sociale che non ha precedenti. La vita e le condizioni delle persone sono nettamente peggiorate e quindi i provvedimenti del governo devono essere cambiati”. Così il leader Cgil Landini che guarda ad un nuovo modello di sviluppo con cui “cambiare la faccia di questo Paese” con “più giustizia sociale, più giustizia economica, e un lavoro di qualità che torni al centro della politica“. Bombardieri invece replica ai “gufi dello sciopero: è già un successo”, assicura il leader Uil. Lo sciopero arriva a sette anni dall’ultimo sciopero generale contro il governo – all’epoca la protesta fu contro il Jobs Act di Renzi. Come allora si rompe nuovamente l’unità sindacale.
La Cisl al contrario difende la manovra
Dal canto suo, la Cisl di Luigi Sbarra critica duramente, numeri alla mano, la scelta dello sciopero generale. “Possiamo dire senza vergogna di avere una legge di Bilancio di profilo espansivo, coesivo, che dà risposte forti di redistribuzione a fasce deboli e a redditi medio bassi e bassi. Abbiamo ottenuto risultati importanti, io li valorizzo e li capitalizzo perché sono stati il frutto delle nostre lotte e della serietà del governo a dialogare con le parti sociali”. Sabato, 18 dicembre, sarà invece la Cisl a scendere in piazza ma per i motivi opposti, spiega il sindacato. Infatti lo slogan scelto è “La responsabilità in piazza“. Anche se Landini ironicamente osserva che se “scende in piazza vuol dire che proprio convinta che la partita sia chiusa non è”. Per lunedì comunque Draghi ha convocato Cgil Cisl e Uil sulle pensioni. Un tavolo per ridiscutere del ritorno alla legge Fornero al quale i sindacati arriveranno nuovamente con una piattaforma unitaria per un pensionamento flessibile.
Adolfo Spezzaferro
3 comments
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[…] è distante dal Paese reale“: Cgil e Uil puntano il dito contro il governo Draghi mentre lo sciopero generale registra una adesione alta. “Si sta determinando una distanza tra i bisogni del Paese reale e la […]
Landini chi? Quello che vuole l’obbligo vaccinale e alcuni pass per tutti? quello che non è mai dalla parte giusta, e dei “veri” deboli?
Ma per piacere..
Appoggiarlo per sentire qualche bel monologo nel quale invoca l’obbligo vaccinale e tutti applaudono? No grazie. Io sono per la libertà di scelta. Hanno discriminato milioni di persone, alcune delle quali sono dovute andare all’estero a lavorare, per leggi ingiuste appoggiate da loro, altro che aiuto.. leggi che in altri paesi non ci sono! Non esistono. Poi, fidarsi di quelli che scioperano contro il Job Act e poi vanno “a braccetto” con Renzi su molti argomenti? No grazie…
Benissimo, ora possono anche andare… in un sacco di persone non vi sosterremo. è anche una questione di coerenza, sostenere Landini, significherebbe accettare le sue idee e quello che vuole per l’Italia.. oltre ad alcune cose abominevoli che a mio parere ha fatto. Assolutamente no.