Roma, 7 mag – Sembra proprio che, nonostante il silenzio inquietante che ha avvolto la vicenda dei dirigenti incaricati delle agenzie fiscali, a livello sotterraneo molto si stia muovendo.
Tre giorni fa avevamo dato in anteprima la notizia dell’intenzione dell’Agenzia delle Entrate di muoversi autonomamente, senza attendere le decisioni del governo ricorrendo alle Posizioni Organizzative Speciali per coprire i posti lasciati vacanti dai dirigenti decaduti.
In realtà risulta che oggi sia stato presentato uno schema di decreto legge preparato dalla massima dirigenza dell’Agenzia stessa, appoggiato dai dissidenti del Partito Democratico e con la tacita approvazione del ministro Padoan (che fin da subito si era mostrato propenso al “salvataggio” dei decaduti), che prevederebbe di fatto la trasformazione di tutti gli ex incarichi decaduti in posizioni organizzative speciali. Viene da chiedersi come sia giuridicamente sostenibile una tale soluzione normativa che costituirebbe, nella sostanza, non soltanto una palese violazione della sentenza della Corte Costituzionale ma anche una manifesta violazione dei principi costituzionali di imparzialità e di buon andamento della pubblica amministrazione, di cui all’art. 97. Principi che, peraltro, richiederebbero l’assegnazione delle posizioni organizzative speciali soltanto dopo l’esperimento di una procedura selettiva chiara, comparativa, lineare, trasparente e che non tenesse conto come titolo preferenziale di eventuali incarichi dirigenziali illegittimi. Cosa che, a ben vedere, non pare proprio preveda il decreto in questione.
Sul fronte sindacale Dirpubblica, l’organizzazione che con i suoi ricorsi ha prodotto il terremoto di stiamo parlando, aveva già presentato a fine aprile una diffida all’Agenzia delle Entrate dal servirsi di una soluzione come quella che si sta prospettando all’orizzonte e non vi sono dubbi che, in caso di approvazione del decreto, partirebbero immediatamente i ricorsi.
Vedremo a brevissimo termine i risultati di questo tentato blitz e vi terremo aggiornati in tempo reale, come sempre.
Walter Parisi
9 comments
Sarebbe un vero e proprio aggiramento della sentenza della consulta. Li rinominano sotto le mentite spoglie di posizioni organizzative
E’ una vera vergogna!!!!
Nessuno paga per questa gestione allegra e illegittima dell’Agenzia delle Entrate.
Ai disgraziati che piangono con le cartelle in mano spiegano che è la legge e loro se ne sono sbattuti continuamente della legge.
Dovrebbero essere mandati a casa ….e stanno ancora lì a gestire la “cosa loro”.
Creare una nuova figura professionale tra il dirigente e il funzionario e inserirlo nella pianta organica è un bene e non un male per il lavoratore. E’ una nuova possibilità e prospettiva di carriera che ora viene assegnato al dirigente decaduto e domani ne potrà usufruire qualsiasi funzionario. Se l’obiettivo era di far decadere i dirigenti nominati , e si è riusciti, non vedo per quale motivo la battaglia si vuole spostare su una nuova figura professionale, su un nuovo scalino di carriera a cui in prospettiva tutti possono aspirare e che intanto è stata creata proprio in presenza di queste conflittualità. Volete che la tolgono e va bene la tolgono ! Rimane solo il posto di dirigente che vinceranno solamente i giovani rampanti da poco laureati che senz’altro sono più freschi di studio, e che inesperti saranno i vostri superiori solo perché hanno avuto la fortuna di rispondere ad una manciata di quiz mentre voi starete a guardare dopo aver buttato il sangue sul lavoro e non verrà presa in considerazione la vostra esperienza professionale. Niente esclude che potrebbe accadere che i cognomi di questi vostri nuovi e giovani superiori li avete già sentiti nominare nei dibattiti politici o sindacali. Ormai da anni si parla di diffide e vertenze legali, c’è chi per queste conflittualità sta costruendo le proprie fortune , cerchiamo di trovare un poco di pace e di non farci trascinare da chi eventualmente ha interesse che la guerra continui.. Non tiriamo troppo la corda perché il MEF potrebbe togliere quelle agevolazioni che altre PA magari non hanno . Ai dirigenti non vincitori di concorso decaduto, è stato dimezzato lo stipendio, ora basta. Altrimenti passeremo dal dirigente, al vice dirigente, al superfunzionario, al funzionario, all’usciere, al guardiamacchine e via di seguito fino ad impazzire . Non trasformiamo il lavoro in una quotidiana battaglia di riunione condominiale.
Scusi gentile sig. Benedetto
si tratta solo di applicare le leggi, le regole. L’Agenzia delle Entrate ha gestito gli incarichi come cosa “loro” seminando separazione fra il personale.
Adesso è tutti contro tutti. E per uscirne fuori, per ricreare un minino di fiducia nel personale occorre il rispetto delle leggi e della sentenza della Corte Costituzionale.
Nient’altro.
La figura professionale delle POS è stata pensata per la gestione di uffici “no core” al posto delle figure dirigenziali.
Non di certo per trovare una figura sostitutivadel dirigente il cui incarico dovrebbe essere coperto da dirigenti di ruolo e non da incaricati.
La battaglia da riunione condominiale, caro Vittorio Benedetto, l’hanno creata con i figli e figliastri nominati dirigenti per “meriti” che esulavano la professionalità.
Ora basta lo dicono i funzionari che senza leccate di culo sono rimasti al palo per una vita.
Intanto faccia anche lei il concorso e dimostri di saperne qualcosa, poi ne riparliamo.
Mi hanno riferito che secondo l’autorevole parere di alcuni giusristi per i dirigenti nominati vale il tempus regit actum ossia l’atto è regolato dalla legge vigente nel momento in cui è posto in essere ). pertanto dal momento che la Sentenza della Corte Costituzionale e la dichiarazione di ileggittimità delle norme sono successivi a dei diritti acquisiti , per continuità del processo lavorativo i dirigenti decaduti devono continuare a percepire gli emolumenti e la funzione almeno fino allo scorrimento di nuova graduatoria per concorso. Tempus regit actum ossia Cosa Fatta capo A.
Nunzia, ma lei sa come funziona il principio del “tempus regit actum”?
Le ricordo che la sentenza della corte costituzionale ha soltanto disapplicato una norma-sanatoria di una procedura illegittima, dichiarata tale dal consiglio di stato.
Il principio di cui parla lei non c’entra letteralmente una mazza.
In verità di quanto da me scritto ho fatto soltanto un copia e incolla presupponendo che fosse un fatto importante.
E lei copia-incolla un intervento che presenta pure orrori grammaticali presupponendo che sia importante?!
Vabbé, rimpiango Vittorio Benedetto e il suo vittimismo da dirigente incaricato….