Roma, 20 feb – Una compagnia appena tornata sotto controllo pubblico dopo oltre un decennio di (pessima) gestione privata. La pandemia che ha assestato un colpo mortale al settore del trasporto aereo. Gli immancabili occhi della Commissione Ue, quella per cui gli aiuti di Stato sono tutti uguali, ma alcuni sono più uguali di altri. Ce n’è abbastanza perché il dossier della nostra compagnia di bandiera possa trasformarsi nel più scottante per l’esecutivo Draghi. Con il concreto rischio che, per Alitalia, l’ipotesi Lufthansa non sia più così lontana.
A dicembre dello scorso anno, l’Alitalia sorta (come Ita – Italia trasporto aereo) dalle ceneri delle vicissitudini societarie del passato presentava il nuovo piano industriale. Una strategia ambiziosa, che nonostante una flotta quasi dimezzata parlava di pareggio operativo entro il 2022 e reddito operativo in territorio positivo a partire dal 2023. Difficile crispettare le previsioni: la seconda ondata della pandemia ha spostato in avanti le lancette, ad essere ottimisti, di almeno un anno.
L’Ue spinge Alitalia verso Lufthansa?
Il tempo, però, scorre. E la società, costituita con una dote (pubblica) di 3 miliardi, rischia di non diventare operativa perché Bruxelles ha chiesto una nuova gara sulla cessione dei cespiti della vecchia compagnia. Quelli che avrebbero dovuto costituire l’ossatura del20 nuovo vettore aereo. Secondo la Dg Comp (la direzione generale della concorrenza), infatti, per autorizzare aiuti di Stato è necessario dimostrare una qualche discontinuità operativa, che non ravviserebbe nello schema proposto in origine. Il problema è che, se c’è da rifare (quasi) tutto da capo, serve una nuova iniezione di liquidità anche solo per non lasciare gli aerei a terra e i lavoratori senza stipendio. Si parla di almeno 200 milioni di euro: difficile che vengano autorizzati dalla Commissione, dopo che quest’ultima ha già congelato 73 milioni stanziati come indennizzi Covid.
Mantenere in piedi l’impianto originario per il rilancio, insomma, sembra un percorso sempre più ad ostacoli. Da qui nasce una ridda di ipotesi, non ultima quella di una cessione di (anche solo parte di) Alitalia oltreconfine. Con Lufthansa in prima fila.
L’ultima idea in ordine di tempo è quella di conferire i cespiti alla sussidiaria Cityliner che, successivamente, verrebbe ceduta al ministero dell’Economia. E’ a questo punto che nel futuro di Alitalia si affaccerebbe Lufthansa, che potrebbe (prima però deve rimborsare almeno i 3/4 del prestito da 6 miliardi ottenuto dal governo tedesco) entrare come socia in Cityliner o in un qualsiasi nuovo veicolo. Lo schema già pensato per Ita, con la differenza che una realtà strategico finirebbe a questo punto in mani straniere. Almeno metà dei dipendenti sarebbero salvi, certo. Ma con tutto il corollario in termini di gestione di flussi di traffico che prenderebbero sempre più la via dell’estero. Totalmente al di fuori del nostro controllo.
12 comments
Magari, il titolo per me suona più come un augurio che come una minaccia, casomai saranno caxxi per i crucchi. Ovvia. ci si fida sulla parola o si mette due righe per iscritto?
No, al contrario, forse abbiamo una speranza di non vederla affondare per sempre, basta con i dogmi pseudosovranisti, alitalia è una idrovora e in qualche modo va rivoluzionata, basta sussidi, la gente non ne può più di vedere questo scempio. Se il sovranismo implica mettersi nelle mani di cialtroni parastatalisti, allora ben vengano Merkel, Lufthansa, chiunque, ma non la gentaglia che – forse – ci siamo appena levati di torno
Scusa eehh!Ma se è un idrovora x che ca…volo la vogliono prendere sti teddeeschi?Per mandare a casa i fannulloni che ancora non si riesce ad espellere(eppure sarebbe stato così facile quando si erano scoperti ‘i ladri di oggetti,non nei loro bagagli ma in quelli dei passeggeri,se solo n’articolino prevedesse che ‘al solo sospetto,nessun sospetto’=tutti fuori dalle pxxxx,fra l’altro comunque) ed ‘appiopparceli’ a cassa integrazione vita natural durante?.Tu l’articolo precedente su sto casino alitalia dello stesso Burla l’avevi letto,o no?E l’affidiamo alla compagnia che GIA’ dalla stessa SUA germania s’è fatta regalare i 6 miliardi(e chissà perchè x i teddeschi non c’è ‘aiuto di stato’ e per noi sì) che si leggono nell’articolo x non chiudere bottega?C’è un commissario che ‘stava’ a fare bene’,che aveva presentato un piano attuabile (era previsto comprare nuovi aerei anche)ed interessante,ma…è da mesi che NON SI VOLA;ca…volo,NON SI VOLA,capito e se non si vola non entra na mazza nelle casse di Alitalia.Rileggiti st’articolo e ricorda…Lufthansa era la stessa che dopo airfrance doveva ‘impossessarsi’ della compagnia ai tempi dei capitOni coraggiosi d’intrallazzistica memoria(uno fra tutti il Riva dell’Ilva di cui la magistratura ha chiesto giorni fa 28 anni di carcere e 20 x correi famigli… un’altro vah!…Benetton di Ponte Morandi..un’alt…un’altra volta,vah!)e portarla,come lega supponeva,in quella ciofega di aeroporto di malpensa,a pochi km di ORIO al Serio e dei 20-30 aeroporti che si trovano in Lombardia,Piemonte e Veneto ed Emilia Romagna.Tu li vuoi liberisti i nuovi padroni?Come quelli di cui ho fatto i nomi prima?Quelli che prima gli paghiamo i debiti della compagnia,ci prendiamo piloti a cassa integrazione da 8.000 eu mese e gliela consegnamo agratis?…E magari con un ‘contratto secretato’,come x tutte le altre ‘concessioni’ in italia,con una clausola che se risulteranno perdite dalla gestione dei loro sgherri,o se non fanno risultare guadagni portando i soldi nei paradisi fiscali,ce la ‘ricompriamo’, magari pagando na penale come x ‘il ponte sullo stretto’ dove il governo Berlù aveva acconsentito ad una penale di 850 milioni qualora l’opera da 4,5 miliardi non venisse,per causa dello stato,non realizzata?E chi era quel fesso che a fronte di un guadagno ‘SICURO’ insisteva x fare un opera in cui il suo guadagno non raggiungeva di certo la medesima cifra?Come avvenuto,che ‘i cumparati’ son duri da sconfiggere.E si vedrà…con Draghi,sostenuto da fi e lega,ora.Scusa eeh!
Bel commento, ho pure imparato qualcosa, ma dove sono i giudici… che sovrastavano e sovrastano chi?!?! Inter nos…, ad avvocato galoppino corrisponde giudice…?! Con Palamara abbiamo scoperto pure giudici galoppini!! Tanto per cominciare a capirci…
Se possibile (!), mollare i catorci e ripartire volando basso…
Ma chemmefregammè: io sparagno e volo solo Ryanair, tratta Orio-Tenerife homeless class, obviously.
guardate che non è una vendita. è una gentile concessione dei tedeschi. Alitalia , come molte delle cose “sovrane” sono delle cagate pazzesche che purtroppo noi non siamo in grado di gestire. Il 70% dei biglietto sono venduti a milano e la compagnia ha sede a Roma solo per creare lavoro a fiumicino. non scherziamo su.
Ecco,bravo,le ‘concessioni’…che vadano a fare in xxxx tutte le concessioni.Che non ci basta Autostrade…I Riva(ed ora Mittal ‘imparato’ dalla Marcegaglia,socia italiana,su come comportarsi in italia)dell’Ilva…Mediaset che con l’1%(unxcento) del fatturato(ma s/(za il nero nei paradisi fiscali,certo)a compensazione della concessione, incassa miliardi e miliardi e miliardi,e riciclando 4 volte la settimana gli stessi sch….. film, ma incassando lo stesso per la pubblicità?
Alitalia può avere un futuro solo se rilevata da un grande gruppo come LH. Mettiamoci in testa che è da tempo un’azienda fallita fuori mercato, tenuta in piedi solo con i soldi dei contribuenti italiani. Sarebbe ora chiuderla o salvare il salvabile.
La prova che hai ragione è la storia di SwissAir.
A te proprio le ultime 8(otto) righe dell’articolo proprio non ‘ce la fanno ad entrarti per niente in testa’,vero?Chiedi a Burla di ‘RIPOSTARE’ il suo precedente articolo in tema di qualche settimana fa che…ti apre l’orizzonte’ ed evitiamo il copia/incolla…provaci.
Chiedo scusa:non chiedere a Burla di postare il prec.art.,che mi son confuso con altro art.di altro blog.