Roma, 14 ott — Il figlio di Superman ce le ha addosso tutte: dalla sessualità fluida, ambientalista d’accatto, colpito da esaurimenti nervosi e ora è pure un flop editoriale: la Dc Comics ha infatti annunciato al New York Comic Con che, a causa delle vendite disastrose, il fumetto Superman: Son of Kal-El — basata sul delicato figlio di Clark Kent e Lois Lane — arriva al capolinea dopo sole 18 pubblicazioni. Il numero di dicembre sarà quindi l’ultimo della serie.
Il Superman gay e gretino annoia tutti
Il debutto di Jon Kent risale al luglio 2021: in quasi un anno e mezzo il personaggio creato dal disegnatore Tom Taylor ha trattato ogni istanza conosciuta cara ai «fiocchi di neve» liberal: dal gender alle sparatorie nelle scuole, dai «negazionisti» del cambiamento climatico alla deportazione dei rifugiati, per arrivare al quinto numero della serie, in cui il figlio di Superman inizia una relazione omosessuale con l’amico, «attivista hacker» e rifugiato Jay Nakamura, dagli imprescindibili capelli rosa d’ordinanza.
La DC però minimizza: la serie è stata sì interrotta, ma il personaggio di Jon Kent non è stato cancellato: farà il suo ritorno in una serie differente. Come spiega un portavoce della DC Comics a DailyMail.com: «Storicamente, diversi titoli hanno avuto come protagonista Superman, inclusi Action Comics, Superman e Adventure Comics. Il nostro piano è sempre stato quello di far tornare Clark Kent al titolo principale di Superman e la storia di Jon Kent continua in Le avventure di Superman: Jon Kent». Il che ci sembra un elegante tentativo di far rientrare dalla finestra ciò che è uscito dal portone.
Vendite disastrose
Tuttavia i numeri di Comichron — un database pubblico di dati sulle vendite di fumetti — non mentono: il primo numero di Superman: Son of Kal-El ha totalizzato 68.800 vendite, piazzandosi a un mediocre 17° posto della classifica dei fumetti più venduti di luglio 2021. Il crollo totale si è verificato avvenuto tre numeri più tardi: il quarto volume della serie aveva infatti venduto 37.500 copie, piazzandosi al 55esimo posto nelle vendite di ottobre 2021. E si è attestato sulle a 34mila il mese scorso.
Numeri che fanno tristemente a pugni con le dichiarazioni — invecchiate malissimo — del fumettista Tom Taylor, «papà» della serie, alla vigilia della pubblicazione del primo numero. «Il simbolo di Superman è sempre stato sinonimo di speranza, verità e giustizia. Oggi quel simbolo rappresenta qualcosa di più. Oggi, più persone possono rispecchiarsi nel supereroe più potente dei fumetti». Stando alle vendite disastrose, è invece parso chiaro che molti hanno smesso di farlo. Insomma, se qualcuno chiedeva ulteriore conferma del fatto che le tematiche politicamente corrette sono estremamente divisive e — soprattutto — non sono contenuti adatti per la trasposizione nella narrativa o nella fumettistica fantascientifica, qui c’è l’ennesima riprova.
Cristina Gauri
3 comments
Speriamo molti facciano causa a questa promotori della sodomia negli adolescenti.In Russia chi promuove l’omosessualità agli adolescenti è punito con il carcere e secondo me fanno benissimo.
Dovrebbero arrestare chi ha prodotto una simile assurdità.
[…] Pare che non sia la prima volta che la DC Comics si sia sbizzarrita sul tema paterno di Joker. Secondo IGN in Injustice: Gods Among Us, il personaggio immaginario di Harley Quinn rivela di aver dato alla luce la figlia di Joker, ma l’avrebbe data in adozione piuttosto che sottoporla a una vita con Joker come padre. Insomma, dalla procreazione magicamente assistita, all’utero in affitto non manca veramente nulla. C’è solo da sperare nel mantra #getwokegobroke. […]