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Berizzi attacca il Primato Nazionale. Fenomenologia di un cialtrone

by Davide Di Stefano
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Paolo Berizzi primato naizonale Davide Di Stefano

Roma, 26 feb – L’attacco gratuito al Primato Nazionale è l’ennesima prova della cialtroneria di Paolo Berizzi. Lui, il segugio antifà già sanzionato dall’ordine dei giornalisti per aver inventato una notizia di sana pianta, stavolta accusa direttamente il sottoscritto di “negazionismo dell’antisemitismo”. La ragione? Questo articolo pubblicato sul nostro giornale una settimana fa, in cui si metteva in discussione il fatto che in Italia esista effettivamente una “emergenza antisemitismo”. Il pezzo in questione era una riflessione sul rapporto tra il clamore mediatico suscitato dalla comparsa di alcune scritte e l’effettivo rischio di una crescente ondata di antisemitismo connesso a questi episodi, ponendo delle domande in merito alla totale assenza di colpevoli, prove, o organizzazioni connesse con tali atti.

L’odiosa accusa di “negazionismo dell’antisemitismo”

Insomma indagare, porsi delle domande, sottolineare delle incongruenze o delle stranezze: sostanzialmente provare a fare del giornalismo. Per Paolo Berizzi invece l’argomento è un tabù e insinuare un dubbio contrario alla narrazione mainstream è sufficiente a far scattare l’accusa di “negazionismo dell’antisemitismo”.

Così scrive oggi su Pietre, la sua sfortunata rubrica su Repubblica: “Le svastiche sulle porte degli ebrei? «Lasciano più di un dubbio…Sono storte e non ci sono video». I rigurgiti di odio contro gli ebrei? «Nessuna emergenza… Non ci sono stati episodi di violenza, non ci sono arresti…». Articolo pubblicato su Il Primato Nazionale, testata di CasaPound Italia, movimento politico a processo a Bari per tentata ricostituzione del partito fascista. Autore del pezzo è il dirigente Davide Di Stefano, fratello del leader Simone. Cpi occupa abusivamente un edificio pubblico a Roma dal 2003. Quando l’anno scorso i finanzieri si presentarono per una perquisizione, furono minacciati: «Se entrate sarà un bagno di sangue»”.

Caro Paolo, ma ce l’hai una notizia vera che sia una?

Perché le parole di Berizzi sono l’ennesima prova della sua cialtroneria? In primo luogo perché ancora una volta sulla sua rubrica non c’è uno straccio di notizia. Ogni giorno dovrebbe raccontarci un fatto che provi il clima pesante che si respira in Italia, la crescente ondata di razzismo etc etc. E invece continua a non andare oltre le solite inchieste ridicole, in stile “spiagge fasciste” o panifici mussoliniani. Del resto l’invenzione mediatica dell’imminente ritorno del fascismo, dell’onda nera che dovrebbe travolgere l’Italia è un marchio di fabbrica del gruppo editoriale per il quale lavora. Lo stesso che pochi mesi fa ha diffuso la fake news sugli insulti ricevuti dalla Segre. 

La verità è che Paolo Berizzi con le emergenze inventate ci campa. Il ruolo che tenta disperatamente di ritagliarsi è quello di un “Saviano del fascismo”. Ma a differenza di altri fanatici che provano a scimmiottare il “bardo cosmopolita” come Federica Angeli, che sostituendo Castelvolturno con Ostia e i casalesi con gli Spada è riuscita anche a ottenere film e murales a lei dedicati, per il nostro segugio antifà la strada della gloria è decisamente più in salita. Difficile diventare un “eroe civile” come gli altri due accusando di antisemitismo il sottoscritto per un articolo, o buttando in mezzo CasaPound ad minchiam. Caro Paolo, manca la materia prima. Il filone del pericolo fascista non ti basta, anche se continui ad inventare notizie per i prossimi anni. Lo so è dura. Per noi vederti sgomitare in questo modo è sì fonte di divertimento, ma quella punta di tristezza per la tua condizione rimane. Ah a proposito. Se tante volte invece di darci degli antisemiti vuoi provare a controbattere nel merito dell’articolo contestato te ne saremmo grati. Se ne sei capace.

Davide Di Stefano

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7 comments

michele vitolo 26 Febbraio 2020 - 5:36

…ringhiosa reazione di un cane del potere che mal sopporta chi mostra all’opinione pubblica un’altra storia rispetto a quella che devono far passare…

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Andrew 26 Febbraio 2020 - 8:39

Berizzi il pallonaro leccaculo, fa schifo solo a guardarlo!

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SergioM 26 Febbraio 2020 - 9:39

Caro Davide , brutto nome per un NAZI come me ….. , se vuole le posso fare da perito per confutare
le troiate (e la città di TROIA non ha a che vedere) dell’ idiota Antifa (inutile ripetizione) berizzi ….

Ho già scritto un commento al suo articolo sulle svastiche indù/vediche che NULLA hanno a che
vedere coi simboli NAZISTI …… ma posso darle più ampia documentazione in merito .

E ….. l’ antisemitismo NON ha nulla a che vedere col disprezzo verso gli USURAI …..
SEMITI non sono SOLO gli ebrei
(meglio USURAI, hanno fatto cancellare una scritta contro l’USURA di Pound ….. riconoscendo FINALMENTE
la loro NATURA di USURAI !!!!)

A disposizione ….. anche la Celtica (riveda il suo articolo …) è usata a
CAZZO ……

Ad Maiora

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rino 27 Febbraio 2020 - 1:17

Steso!

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roberto 27 Febbraio 2020 - 9:59

Pasolini diceva “il peggior fascista è un antifascista in assenza di fascismo”….. E se lo diceva il pedofilo rosso…

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Anton 27 Febbraio 2020 - 10:12

Non dimentichiamoci del fatto che, per questa gente, DEVE sempre esserci una “emergenza” del tipo citato nell’articolo, perché il loro scopo è, basilarmente, quello di fomentare caos e stati d’animo di tensione emotiva negativa continua in modo da potersi, poi, presentare come i classici “salvatori della Patria”. E una parte della opinione pubblica se ne lascia trascinare, purtroppo.

Circa l’anti-semitismo, concordo col signor SergioM: si tratta di una parola che, in sostanza, vuole dire proprio nulla.

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Roma, ruba rame dal monumento alla Resistenza: arrestato rumeno | Il Primato Nazionale 3 Marzo 2020 - 11:21

[…] di largo Bompiani (Roma) è stato beccato immediatamente, altrimenti ci saremmo dovuti sorbire editoriali chilometrici di Berizzi su La Repubblica. Ma non era un pericoloso vandalo neofascista, bensì un rumeno che aveva adocchiato il rame della […]

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