Padova, 2 dic – Dieci giorni di violenze inaudite. E’ quanto è stata costretta a subire a Padova una ragazza di 23 anni della Repubblica Ceca, segregata in un appartamento da un richiedete asilo. Peter Chiebuka, nigeriano di 26 anni, è finito in manette ed è ora accusato di sequestro di persona e violenza sessuale nei confronti della giovane ceca conosciuta su Facebook.
Botte e violenze sessuali
Stando a quanto ricostruito dal Corriere della Sera, i due si avevano intrattenuto una relazione amorosa online e circa quindici giorni fa si sono incontrati di persona. La ragazza, invitata da quello che poi si è rivelato il suo aguzzino, si era recata in autobus a Tribano, nella Bassa Padovana, sedotta anche dalla proposta di matrimonio del nigeriano.
A quel punto per lei, che si aspettava una storia d’amore, sono iniziati in realtà lunghi giorni all’insegna dell’orrore.
Il 26enne nigeriano, residente in un appartamento di proprietà di una cooperativa sociale, ha rinchiuso in casa la ragazza impedendole di comunicare con l’esterno, picchiandola ogni giorno, violentandola e rubandole duemila euro. La vittima, liberata grazie a un blitz dei carabinieri, ha raccontato le tremende violenze subite. In un momento di distrazione del nigeriano, la ragazza è riuscita infatti a contattare su WhatsApp un amico francese che ha immediatamente avvertito le forze dell’ordine. Gli investigatori stanno inoltre valutando la posizione di altri due stranieri (al momento risultano estranei ai fatti) che risiedevano nell’appartamento dell’aggressore.
Alessandro Della Guglia
2 comments
Monnezza.
Il cardinale se ne va a prendere altri 43 ! Tutti bravi ragazzi, per caritá.