Roma, 30 apr – Buone notizie dall’Iss. Il tasso di contagiosità Rt del coronavirus è sotto l’1 in tutte le regioni. «La curva dell’epidemia di Covid-19 continua sostanzialmente a decrescere nel numero di sintomatici e dei casi in tutte le regioni». Lo ha detto il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), Silvio Brusaferro, durante la conferenza stampa organizzata dall’Istituto.
Per misurare l’indice di contagio in una situazione contingentata come il nostro, si utilizza l’Rt (erre con t) che rappresenta il numero medio di infezioni prodotte da ciascun individuo infetto in un sistema ambientale dopo che sono state applicate le misure di contenimento dell’epidemia. Il valore di Rt verrà pubblicato ogni settimana sul sito del Ministero Contestualmente all’abbassamento dell’Rt diminuisce anche il numero delle zone rosse della penisola: sono 74 comuni in 7 regioni; una prova, questa, della della capacità di individuare precocemente focolai e limitarli.
Nel Dpcm che sta per entrare in vigore sono fissati i parametri che non andranno superati se si vogliono mantenere operative le attività produttive e se si intende programmare la progressiva riapertura di negozi e locali. La ripartenza dipenderà in particolare da due indicatori epidemiologici: l’andamento della curva epidemica calcolata mediante, per l’appunto, l’indice di contagio, e la disponibilità di posti letto in terapia intensiva. Per ciascuno di essi gli esperti hanno fissato una «soglia sentinella» oltre la quale si provvederà a far scattare le zone rosse che tanto bene abbiamo imparato a conoscere nella fase 1. Le Regioni si incaricheranno di riferire giornalmente al Ministero della Salute, all’Istituto Superiore di Sanità e al comitato tecnico scientifico le cifre relative al monitoraggio. Se gli indicatori regionali seguiteranno a tenersi al di sotto del valore di guardia di 1, si potrà procedere con l’allentamento delle misure restrittive.
Cristina Gauri
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