Roma, 3 nov – La pubblicità è l’anima del commercio o piuttosto il commercio delle anime? Viene da chiederselo leggendo l’ultimo spiazzante post apparso ieri sul profilo Twitter di Burker King Regno Unito: «Ordinate da McDonald’s». Un incipit così curioso e «stonato» invoglia ovviamente a leggere il resto del comunicato di una dozzina di righe, che compare nella foto di cui il tweet è corredato: «Non avremmo mai immaginato di chiedervelo. Così come non avremmo mai immaginato di invitarvi a ordinare da KFC, Subway, Domino’s, Pizza Hut, Five Guys, Greggs, Taco Bell, Papa John’s, Leon… o in tutti gli altri negozi indipendenti, troppo numerosi per essere elencati qui»., spiega la multinazionale. «In breve: da qualsiasi catena nostra sorella (fast o non così fast). Non avremmo mai pensato di chiedervelo ma i ristoranti che impiegano migliaia di persone davvero hanno bisogno del vostro sostegno in questo momento. Quindi, se volete essere d’aiuto, continuate a concedervi piatti succulenti grazie al delivery, al takeway e al drive thru. Ordinare un Whopper è sempre il massimo, ma anche prendere un Big Mac non è così male. Abbiate cura di voi. Il Team di Burger King UK».
We know, we never thought we’d be saying this either. pic.twitter.com/cVRMSLSDq6
— Burger King (@BurgerKingUK) November 2, 2020
Roba da non credere, le multinazionali che si riscoprono «solidali» con la concorrenza e seppelliscono l’ascia di guerra nel nome del «volemose bene, e aiutiamoci l’un l’altro, che c’è la crisi». Sottotesto: altrimenti licenzieremo migliaia e migliaia di dipendenti. Molto solidale. La verità è che McDonald, Burger King o Pizza Hut se la caveranno. Sono dei colossi, e che si facciano pubblicità piangendo miseria e ventilando lo spettro dei tagli al personale è di notevole pessimo gusto. Non sarà di certo l’azienda inventrice del Whopper a cadere in disgrazia; piuttosto, invece, pensiamo alle migliaia – milioni a livello globale – di piccoli esercizi, ristoranti, caffè (i quali impiegano a loro volta milioni di lavoratori) che stanno per essere spazzate via – in primis preoccupiamoci di quelle del nostro Paese – dalla crisi economica e dalle restrizioni anti-pandemia. E che sicuramente cucinano e vendono cibarie meno indigeste dei fast food di provenienza Usa.
Cristina Gauri
2 comments
Tra l’ altro se abbiamo il sistema immunitario ed altro deboli è anche per merito loro…
Appello: Andate al bar del signor Rossi alle 17:30 a fare una bella merenda, prima che arrivi la polizia a farlo chiudere. Le povere multinazionali potranno continuare a fare i loro “delivery” e i loro “drive in” in sicurezza con guantini e mascherine, continuando a fare un sacco di soldi come sempre (e che non useranno certo per retribuire decentemente i loro dipendenti)