Roma, 29 mar – “Noi siamo in guerra. Servono norme da guerra“: così il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, si esprime in merito all’emergenza pandemia. Insieme al commissario straordinario Francesco Figliuolo, il capo della Protezione civile fa il punto parlando da Genova. Dove, afferma Curcio, “mi pare che lo si stia facendo, a cominciare dall‘impiego delle farmacie che vedrà in Liguria uno dei punti di prima attivazione, così come la norma che sblocca l’operatività degli infermieri“. Quindi, l’invito ai liguri: “Fateci vedere cosa sapete fare, così che possiamo trasferirlo a livello nazionale”.
Curcio loda l’esempio della Liguria
Curcio loda dunque l’esempio della Liguria. “Sull’impiego delle farmacie è stata fatta una norma. Così come è stata fatta una norma per sbloccare l’attività degli infermieri al di là di quello che fanno ordinariamente. Tante cose noi siamo pronti a recepire per risolverle tecnicamente. Fateci vedere le best practice – dice il capo della Protezione civile -, ma fateci vedere anche dove sono le criticità, così riusciamo a intercettarle bene lavorando insieme”. “Non fermiamoci ai numeri ma utilizziamoli per fare un salto in avanti“, dice poi in occasione dell’apertura del maxi-hub vaccinale della Fiera. “Non siamo qua – aggiunge, facendo riferimento alla presenza del generale Figliuolo – a fare classifiche. Non ci interessa. A noi interessa che ci si vaccini“. Un chiarimento dovuto, per evitare polemiche politiche. Visto che la Liguria è amministrata dal centrodestra.
Figliuolo: “Piano vaccini non deve cambiare ogni due settimane”
Dal canto suo, Figliuolo fa presente che “il piano vaccinale non deve cambiare ogni due settimane: le Regioni hanno la programmazione bimensile delle aziende più grandi. Di Pfizer e AstraZeneca sanno già cosa arriva fino a fine aprile. Di Pfizer sanno addirittura le date”. Il generale ha confermato l’arrivo di circa tre milioni di dosi per fine mese, che “ci porteranno a un totale da inizio campagna di 14 milioni e 170mila dosi, rispetto allo stimato iniziale di 15,6 milioni, ma che è di più rispetto ai cali che inizialmente avevano paventato le aziende. E di questo ritengo si debba dare atto all’intervento del nostro primo ministro”.
Il commissario: “Collaborazione con il privato? Va bene qualsiasi cosa che rientri nella legalità”
Poi il generale precisa che la collaborazione con la sanità privata è la benvenuta. “Le Regioni hanno i loro modelli, a me interessa che raggiungano i numeri e per raggiungere i numeri sono disposto a qualsiasi cosa che rientri nella legalità“. La collaborazione sul fronte della campagna vaccinale “è certamente una buona pratica e ne abbiamo anche altre”. Mercoledì 31, Figliuolo e Curcio, saranno in Lombardia. Lo annuncia il commissario lombardo Guido Bertolaso al termine della visita al nuovo hub vaccinale nell’ex tribunale di Crema (Cremona). “Verranno a vedere che cosa stiamo facendo – spiega Bertolaso – verranno a vedere i nostri programmi, faremo il punto sulla situazione e non nasconderemo loro i problemi che abbiamo avuto e stiamo affrontando e risolvendo”.
Adolfo Spezzaferro
5 comments
Da bambino giocavo ai soldatini.
Poi smisi.
[…] “Siamo in guerra, servono norme da guerra”. Parola del capo della… […]
Si sono calati bene nella parte!
Gli unici dati che possono e devono dare (circa i morti e le vere cause), non li danno.
Stanno dando altri numeri…
E’ verissimo; siamo in guerra.Una guerra portata al popolo italiano da oligarchie occulte con l’obiettivo di schiavizzarlo,incarcerarlo ed annientarlo anche economicamente tramite una normalissima epidemia virale.La pandemia è un altra cosa; occorrevano dal 1 al 2% dei morti in un anno e cioè da 600 mila ad 1.2 milioni perchè fosse pandemia.
Vivo in Giappone , vedo l’Italia come la Germania dell’est , non capisco come gli italiani , non tutti per fortuna, si siano idiotizzati fino al punto da credere a tutte le menzogne che ogni giorno i vari media vomitano addosso loro !