Roma, 8 nov – I clandestini arrivano anche grazie alle navi delle Ong e soprattutto molti partono proprio grazie alle navi delle Ong. Non è più una semplice deduzione dettata da osservazione di quanto accade nel Mediterraneo, ma una certezza evidenziata da Frontex, l’Agenzia europea della vigilanza dei confini, in un apposito documento che smaschera la retorica dei “restiamo umani”.
“Senza navi Ong molti migranti non partirebbero”: il documento di Frontex
Nel documento riservato, visionato oggi da Adnkronos e relativo al periodo 1 gennaio-18 maggio 2021, l’Agenzia Ue lo spiega senza usare senza mezzi termini: “La presenza delle navi delle ong, soprattutto in navigazione tra Zuara e Zawiya, continua a essere un ulteriore fattore di attrazione”, ovvero un “pull factor”, per i clandestini che partono dalle coste della Libia per raggiungere l’Italia.
“I migranti che arrivano dalla Libia dichiarano costantemente” di aver verificato, prima di partire, la presenza delle navi Ong nell’area, affermando che “in assenza delle navi delle ong nel Mediterraneo, molti rifiutano di partire“. Stando sempre al documento di Frontex, in virtù della riorganizzazione delle rotte dei trafficanti di esseri umani la Libia e la città di Zuara in particolare, si sono trasformate in vero e proprio polo d’attrazione nonché imbarco principale verso l’Europa e l’Italia. “La Libia è ancora una volta percepita dai subsahariani come l’ultimo paese di partenza per raggiungere l’Ue”, si legge nel documento dell’Agenzia europea visionato da Adn.
“Il fatto che ad oggi molti di questi migranti segnalati nell’operazione navale europea Themis abbiano bisogno solo di un periodo compreso tra sei e sette mesi per raggiungere l’Italia – fa presente Frontex – suggerisce che le reti criminali hanno riadattato in modo efficiente il loro modus operandi per ‘trafficare’ migranti in Libia e oltre in Italia”.
Nel 2021, sottolinea ancora Frontex, “Zuara è diventato un hub di traffico e il principale luogo di ultima partenza in Libia e nella regione del Mediterraneo centrale”, da cui è partito “circa il 40% di tutti i migranti segnalati nel Mediterraneo centrale”. In base poi alle informazioni raccolte attraverso le attività di debriefing, si evince “sempre più il coinvolgimento diretto delle milizie delle autorità locali nell’attività di ‘traffico’ a Zuara”. Secondo l’Agenzia europea “questa zona continuerà probabilmente ad attrarre migranti che cercano di raggiungere l’Italia dalla Libia”.
Alessandro Della Guglia