Roma, 11 giu – Continua lo scontro sulla nave Aquarius della Ong Sos Mediterranee, battente bandiera di Gibilterra, con 629 clandestini a bordo, a cui il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha chiuso i porti italiani chiedendo che la nave approdi a Malta. Una decisione presa da Salvini in accordo con il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli. I due hanno emesso una nota congiunta in cui si legga: “Chiediamo al governo di La Valletta di accogliere la Aquarius per un primo soccorso ai migranti a bordo. L’isola non può continuare a voltarsi dall’altra parte quando si tratta di rispettare precise convenzioni internazionali in materia di salvaguardia della vita umana e di cooperazione tra Stati”.
Da Malta secca la risposta. Il premier maltese Josef Muscat, a sua volta si rifiuta di prendersi in carico quanti a bordo dell’imbarcazione, e accusa il governo italiano affermando che “sta andando contro le regole internazionali”. Muscat sostiene che l’Italia “con il suo atteggiamento, sta rischiando di creare una situazione pericolosa per tutti: Malta sta rispettando le regole internazionali e, quindi, non può fare attraccare la Aquarius”.
Mentre la polemica viene alimentate e lo scontro tra Malta e Italia aumenta, Medici Senza Frontiere twitta: “Aquarius ha ora ricevuto istruzioni dal Centro di coordinamento del soccorso marittimo italiano di rimanere in attesa nella nostra attuale posizione, che è 35 miglia nautiche dall’Italia e 27 da Malta”.
Intanto Matteo Salvini sui social afferma che anche la nave Sea Watch 3 è pronta a dirigersi verso le coste italiane dal largo delle acque libiche, dove sta imbarcando futuri naufraghi. Salvini afferma: “Associazione tedesca, nave olandese, Malta che non si muove, la Francia che respinge, l’Europa che se ne frega. Basta. Salvare vite è un dovere, trasformare l’Italia in un enorme campo profughi no”.
Nel frattempo dall’Italia c’è chi, in nome di un buonismo di facciata, decide di andare contro le disposizioni del Viminale e afferma che i naufraghi dell’Aquarius sono i benvenuti. I sindaci di Napoli e Palermo, Messina e Reggio Calabria si dicono pronti ad accogliere la nave e a farla approdare nei loro porti. In capo a tutti Luigi De Magistris e Leoluca Orlando, che parlano di un Salvini “senza cuore” e affermano che il ministro dell’Interno sta dando una “dimostrazione della natura culturale dell’estrema destra leghista”. A far loro da sponda, oltre alle varie correnti di sinistra che per una volta si trovano unite, l’immancabile Laura Boldrini che twitta: “Salvini chiude i porti. Poi chiuderà le strade. Poi ci chiuderà in casa. Dopodichè, quando non avrà più nulla da chiudere se non i suoi vergognosi profili social avrà raggiunto il suo obiettivo: un Paese isolato, riportato ai tempi di sua nonna. Incompetenza al potere”.
Anna Pedri
"Senza cuore". La sinistra si scaglia contro Salvini dopo la chiusura dei porti
242
4 comments
Queste deiezioni sinistre ancora parlano dopo aver ridotto l’Italia una latrina, vogliono distruggere il nostro paese e trasformarlo in un lebbrosario ripieno di fecciaglia africana……. comunistelli indegni e razzisti contro gli italiani.
[…] “Senza cuore”. La sinistra si scaglia contro Salvini dopo la chiusura… […]
Ben fatto ! W I D S !
http://www.trentinolibero.it/home/news/rubriche/lettere-dei-lettori/13946-2018-06-01-09-58-56.html
Ai Tempi della nonna di Salvini non c’erano negracci sì vicini…!… Mentre i tempi che vorrebbe la BOLDRINI son infestati da stupratori-cannibali-assassini!!!