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“La guerra in Ucraina? Una ‘benedizione’ per il clima”: le parole choc del capo dell’agenzia meteorologica Onu

by Francesca Totolo
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Clima

Roma, 17 ott – Escano i virologi, entrino gli esperti di cambiamento climatico. Ormai è chiaro che l’Occidente cerchi di sopravvivere tra un’emergenza e l’altra. Ora che la pandemia sembra essere sotto controllo, rispunta l’emergenza climatica tra i titoloni dei giornali e le dichiarazioni allarmate di politici ed esperti climatologi. La transizione ecologica è ormai sul tavolo di ogni governo europeo. Nel giugno del 2022, nell’ambito del Green Deal europeo, il Parlamento Ue ha approvato il progetto Fit for 55 che ha come obiettivo il blocco delle emissioni di CO2, ovvero la neutralità climatica, entro il 2050. A partire dal 2035, non potranno più essere vendute automobili nuove a benzina e diesel. Fino a qualche mese fa, l’emergenza climatica suscitava poco interesse nell’opinione pubblica. Ora, però, anche in vista dei futuri probabili razionamenti energetici e degli attuali aumenti esponenziali delle bollette energetiche, lo scenario sembra evolversi rapidamente. Si è spalancata un’enorme finestra di Overton che favorirà l’accettazione passiva di ogni politica riguardante la riconversione ecologica.

La guerra in Ucraina come “benedizione” per il clima (leggasi transizione ecologica)

L’11 ottobre scorso, è stato presentato lo “State of Climate Services”, il nuovo rapporto dell’Organizzazione meteorologica mondiale delle Nazioni Unite (WMO) sul cambiamento climatico. In quell’occasione, il segretario generale del WMO, Petteri Taalas, ha affermato che la guerra in Ucraina “può essere vista come una benedizione” dal punto di vista climatico perché sta accelerando lo sviluppo e gli investimenti nelle energie verdi a lungo termine. Al momento, i Paesi europei stanno affrontando una profonda crisi energetica emersa in seguito alle sanzioni economiche contro la Russia, tra i maggiori produttori di petrolio e gas naturale. Petteri Taalas ha spiegato che, dopo un periodo iniziale in cui aumenterà l’utilizzo dei combustibili fossili, come il carbone, cresceranno gli investimenti riguardanti le energie rinnovabili e verranno decise soluzioni utili per il risparmio energetico: “La guerra in Ucraina sta accelerando la transizione verde”. Stephane Dujarric, portavoce del segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, ha sottolineato che “oltre ai tragici impatti umani, il conflitto evidenzia i costi crescenti della dipendenza mondiale dai combustibili fossili e l’urgente necessità di accelerare il passaggio alle energie rinnovabili, per proteggere le persone e il pianeta”.

Francesca Totolo

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