Sanremo, 6 feb – Sul palco di Sanremo Rula Jebreal è stata invocata come una sorta di angelo salvifico vestito da Armani e ha fatto sentire tutti i maschi italiani un po’ in colpa col suo sermone letto da ben due leggii. L’argomento era la violenza di genere e la Jebreal lo ha accompagnato da alcuni testi di canzoni scritte da uomini. Ma sebbene l’effetto scenico sia stato di sicura presa, i dati della giornalista palestinese sulle violenze ai danni delle donne in Italia sono apparsi da subito sospetti.
Tre milioni?
“In Italia, in questo magnifico Paese che mi ha accolta, i numeri sono spietati. Negli ultimi tre anni sono 3 milioni 118mila le donne che hanno subito violenza sessuale nei posti di lavoro” ha detto la Jebreal. Ma come appunta correttamente Maurizio Caverzan su La Verità, l’ultimo dato fornito dall’Istat a fine 2019, dice che le lavoratrici in Italia sono circa 9,9 milioni. Quindi una donna su tre nel nostro Paese avrebbe subito violenza sessuale sul posto di lavoro, secondo la Jebreal. Un dato che non rappresenta (anche nel caso in cui la Jebreal abbia confuso le “molestie” per “violenze”) una nazione che non è quella in cui viviamo noi donne italiane. Anche Franco Bechis, direttore de Il Tempo, non ha mancato di notarlo. E ha scritto su Twitter: “Nel suo monologo Rula Jebreal ha detto che in Italia sono state violentate negli ultimi 3 anni sul posto di lavoro 3 milioni di donne. Non conoscevo il dato, ma so che le donne al lavoro sono 9 milioni, quindi in ufficio ne avrebbero violentata una su tre. Sicura?”
Ringrazio di cuore gli autori RAI Sergio Rubino e @giorgiocappozzo
, la collega @stanzaselvaggia & Mirella Mastronardi.
per aver collaborato alla scrittura del mio monologo.
È stato bello lavorare con voi.#Sanremo2020 https://t.co/F7i05XfRHs— Rula Jebreal (@rulajebreal) February 5, 2020
Il dream team di autori con la Jebreal
Isabella Rauti, membro della Commissione parlamentare contro il femminicidio ha spiegato: “Rispetto al monologo sanremese di Rula Jebreal non bisogna essere né dei matematici né degli esperti di pari opportunità per smentirla, perché è di tutta evidenza che i dati forniti dalla presentatrice sono sconclusionati; ossia saltano nella specifica nei luoghi di lavoro”. “È evidente che si è confusa tra ‘violenze sessuali’ e ‘molestie sessuali’ e tra ambito extralavorativo e luoghi di lavoro” dice la Rauti. “Se non si è confusa, allora non ha studiato abbastanza e peccato perché anche sulle ‘molestie nei luoghi di lavoro’ esistono stime e statiche percentuali”. E dire che la Jebreal per il suo discorso s’è pure fatta aiutare da un “team di esperti” che ha ringraziato su Twitter: “Ringrazio di cuore gli autori Rai Sergio Rubino e Giorgio Cappozzo, la collega Selvaggia Lucarelli e Mirella Mastronardi per aver collaborato alla scrittura del mio monologo”. O le hanno passato il dato sbagliato o, semplicemente, l’infallibile Rula ha letto male.
Ilaria Paoletti
3 comments
Si facesse una passeggiata in India ….
Mentire, sapendo di mentire, qualifica al meglio cosa sia la signora Jebreal…non per niente da sempre “sinistra”.
[…] Author: Il Primato Nazionale […]