Roma, 5 mar – Roma, quartiere Tor Marancia: prima la droga poi il tentato stupro ai danni di una donna di 46 anni. Arrestati a Roma due camerunensi senza fissa dimora.
Roma, il tentato stupro nell’ex scuola
La scena di desolazione è quella dell’ex liceo artistico Mario Mafai, nel quartiere di Tor Marancia a Roma. Prima i due camerunensi hanno consumato della droga insieme alla donna, poi hanno cercato di stuprarla. La donna, italiana di 46 anni, è riuscita a fuggire dall’edificio fatiscente e ormai abbandonato da anni e a dare l’allarme. Repubblica ci tiene a farci sapere che nel caso di specie, la vittima di violenza ha dei piccoli precedenti penali. Particolare che in questo contesto non aggiunge né toglie nulla al quadro. Anche i due aggressori, ad ogni modo (giovani, uno classe 1994 e uno 1987) entrambi camerunensi hanno precedenti penali.
Il fermo dei due camerunensi
Il tentato stupro è avvenuto intorno all’una e mezza di questa notte: la donna è riuscita a farsi notare richiamando aiuto. Di lì a poco l’intervento degli agenti di Polizia dei commissariati Esposizione e Tor Carbone. I due aggressori camerunensi sono stati rintracciati e fermati. Attualmente si troverebbero trattenuti in via Pachino, negli uffici “Prevenzione 90”. La donna vittima del tentato stupro è stata accompagnata in ospedale per gli accertamenti del caso all’ospedale Sant’Eugenio.
Il disagio dell’ex liceo Mafai di Tor Marancia
L’ex liceo artistico Mario Mafai ormai da anni è in stato di completo abbandono, situazione che spesso ha portato ad episodi simili di disagio: ormai al civico 103 di Viale Tor Marancia, c’è solo lo scheletro di un palazzo. E’ in rovina da quasi dieci anni. “L’affidamento del futuro centro culturale al Teatro dell’Opera, un ente pubblico autorevole, rappresenta un’occasione importante per il nostro territorio. Eviteremo in tal modo di creare una cattedrale nel deserto” dichiarava nel 2019 il “minisindaco” del Municipio, Amedeo Ciaccheri “L’obiettivo è di posare la prima pietra entro il 2020”. Come sappiamo, questo non è accaduto. A gennaio 2021 sempre Ciaccheri annunciava trionfalmente un piano di rivalutazione dell’edificio, che si trasformerebbe in un “centro polivalente”: “Sara’ possibile da oggi inviare le domande di partecipazione fino al 15 marzo 2021, le 5 migliori proposte saranno ammesse alla seconda fase e giudicate da un’apposita Commissione per l’affidamento della progettazione definitiva ed esecutiva dell’edificio”. E nel frattempo, il quartiere annovera un altro episodio di disagio e violenza.
Ilaria Paoletti
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[…] che dicono di fare gli interessi delle loro pari alzeranno mai la voce contro la sentenza di un processo simile o il cortocircuito politicamente corretto le tiene bloccate in un silenziosissimo […]
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