Milano, 19 feb – Vi ricorderete senz’altro di Alija Hrustic, il 25enne di origini croate accusato di avere ucciso e torturato suo figlio di poco più di 2 anni, perché non sopportava il suo pianto per un pannolino non cambiato. L’episodio risale al maggio dell’anno scorso. Immediatamente arrestato, era subito crollato riferendo agli inquirenti di avere agito “in un momento di rabbia”, dopo aver fumato hashish, e di aver picchiato il suo bimbo “fino a ucciderlo”.
Ebbene oggi Hrustic è stato rinviato a giudizio. Per lui le accuse sono di omicidio volontario aggravato, tortura aggravata e maltrattamenti aggravati. Prima di ucciderlo l’uomo avrebbe sottoposto a sevizie il bimbo per tutta la notte, sferrando calci, pugni, spegnendogli sigarette sul corpo e ustionandogli i piedini. Il processo inizierà il 27 aprile davanti alla Corte d’Assise. La moglie e madre del piccolo era presente in udienza, assistita dall’avvocato Patrizio Nicolò, e si è costituta parte civile. Presente anche Hrustic. Il giudice Cristofano ha accolto la decisione del rinvio a giudizio sui richiesta di Giovanna Cavalleri, la titolare dell’inchiesta. Respinta, invece, l’stanza presentata dal legale difensore dell’imputato, Giuseppe de Lalla, con cui chiedeva la derubricazione del reato di omicidio volontario aggravato in omicidio preterintenzionale.
Ad uccidere il piccolo, sono stati alcuni violenti colpi sulla fronte. Le indagini hanno rilevato innumerevoli «gesti di violenza» che, “nel contesto delle condotte di maltrattamenti”, sarebbero stati “connotati da gratuita crudeltà” provocando “acute sofferenze fisiche” al bimbo “sottoposto alla sua custodia, potestà e cura”. Nell’avviso di chiusura indagini si legge, infatti, che l’uomo ha colpito il bambino con “calci e pugni”, provocato “almeno tre bruciature con l’estremità di sigarette accese” e ha ustionato “con una fiamma viva” i piedini del figlio. Il pm ha anche contestato l’aggravante di avere agito “con crudeltà verso il bambino, per motivi futili consistiti nel fatto che il piccolo, lasciato senza pannolino, si fosse sporcato”. L’uomo è accusato anche di violenze reiterate nei confronti della moglie e degli altri due figli piccoli.
Cristina Gauri
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