Stresa, 29 mag – La tragedia della funivia del Mottarone avvenuta domenica scorsa ha tra le concause anche la cosiddetta “testa fusa”: un cuneo di piombo che si fonde nella parte terminale della fune, che si aggancia al carrello della cabina. E’ qui che si sarebbe spezzata la fune.
Mottarone, la tragedia e la “testa fusa”
Sarebbe insomma questo problema a svelare una delle ragioni dietro la tragedia della funivia del Mottarone: il punto della “testa fusa” viene considerata la parte dei sistema più vulnerabile. Per questo il ministero stabilisce che va sostituita ogni cinque anni. Sulla funivia che ha causato la tragedia nella quale hanno perso la vita 14 persone, la sostituzione è stata fatta il 22 novembre 2016. Avrebbe dovuto essere ripetuta fra sei mesi.
Il punto di strappa non spiega tutto
Sebbene il Tg1 abbia documentato il punto di strappo (cioè dove la fune si sfilaccia), gli inquirenti rallentano. «Dobbiamo però ora trovare l’altra estremità – si legge sul Corriere – Per farlo è necessario prima rimuovere la carcassa della cabina perché le lamiere nascondono la parte interessata».
Il piccolo Eitan si è svegliato
Dunque, sappiamo dove si è rotta la fune, ma non perché. Resta il fatto che la fune spezzata è una concausa: la disattivazione del freno con l’inserimento dei cosiddetti forchettoni da parte del capo servizio è una delle due. Il freno correttamente attivato, infatti, avrebbe fermato la folle caduta della cabina che ha spezzato le vite di 14 innocenti. Il piccolo Eitan, l’unico sopravvissuto, si è svegliato: è vigile e ha chiesto dei suoi genitori.
Ilaria Paoletti
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