Milano, 12 feb – Stavolta non dovrebbero esserci ulteriori ritardi o complicazioni: Milano avrà presto il suo monumento in onore dei martiri delle Foibe. Ad annunciarlo con grande soddisfazione è stato Romano Cramer, segretario generale del Movimento Nazionale Istria Fiume Dalmazia: «A questo punto, possiamo dichiararci fiduciosi e certi che il monumento, finalmente, dopo anni di notevoli complicazioni e tanta burocrazia, verrà inaugurato nella primavera del 2020». Una buona notizia che si aggiunge ad altre due lieti eventi che hanno riguardato il capoluogo lombardo: lo striscione-omaggio dei tifosi dell’Inter durante il derby e l’intitolazione di un giardino a Norma Cossetto.
Ricordare le Foibe e l’esodo
Il monumento verrà posto in piazza della Repubblica e, come racconta Cramer, ha avuto conferma anche dal Comune di Milano, proprio il 10 febbraio: «L’assessore Pier Francesco Maran, in rappresentanza del sindaco Sala, ha affermato e confermato nel suo intervento, pubblicamente, che il monumento dedicato “Ai martiri delle Foibe e ai 350.000 esuli istriani, fiumani e dalmati” verrà inaugurato nella primavera prossima, probabilmente un sabato a maggio». Come spiega sempre Cramer, «il monumento disegnato dall’esule istriano Piero Tarticchio, come già stabilito, sarà collocato in piazza della Repubblica, davanti all’hotel The Westin Palace, in area verde. Il manufatto è già pronto, è formato da due blocchi: una stele di beola iragna ed una base di porfido, che saranno assemblati a Milano nel punto dove verrà collocato. Il monumento ora si trova ad Esine (Brescia) dal marmista che lo ha realizzato: la Ditta Porfido Pedretti».
Un evento storico
Insomma, il lungo iter per la posa del monumento sembra finalmente terminato. E già si sta pensando a un’inaugurazione che abbia un’eco internazionale: «Di concerto con il Comune – ha spiegato Cramer – vogliamo dare la massima importanza a questo, tanto atteso, evento di alto valore morale e storico, e non vuole essere solo di interesse locale ma nazionale e internazionale, è per ciò che sarà invitato il presidente della Repubblica, gli ambasciatori della Repubblica di Slovenia e di Croazia, il presidente del Parlamento europeo David Sassoli: nello spirito europeo e per una storia condivisa, i sindaci di Trieste e di Gorizia, oltre, naturalmente, tutte le autorità: civili, militari e religiose, locali e regionali».
Vittoria Fiore
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Finalmente qualcosa si muove: la verità prima o poi si fa strada