Roma, 29 nov – Regioni, si passa da rosso ad arancione per Lombardia, Piemonte e Calabria che vedono cambiato il proprio status epidemiologico fino al 3 dicembre, secondo quanto stabilito dal ministero della Salute con l’ordinanza firmata dal ministro Speranza. Mentre Puglia e Liguria adotteranno le regole previste per il passaggio al giallo.
Regioni arancioni: poco da festeggiare
Nonostante i lievi allentamenti delle restrizioni anti-Covid i residenti delle regioni arancioni – e soprattutto gli esercenti – hanno ben poco da festeggiare. Restano infatti molte delle regole e dei divieti dello status precedente. «Non è iniziata la stagione del liberi tutti» ha specificato il governatore lombardo Attilio Fontana esortando i cittadini a «non abbassare la guardia» e a «comprare italiano, lombardo» sfruttando la riapertura dei negozi. Ma vediamo nel particolare cosa sarà consentito fare – e soprattutto cosa no.
Un mare di divieti, pochi allentamenti
Rimane il divieto di circolazione dalle ore 22 alle ore 5 del mattino, salvo comprovati motivi di lavoro, necessità e salute. Saranno vietati gli spostamenti in entrata e in uscita da una Regione all’altra, salvo comprovati motivi di lavoro, studio, salute, necessità. Stesso discorso per gli spostamenti da un Comune all’altro: proibiti salvo i soliti motivi che dovreanno essere autocertificati. Si raccomanda fortemente di evitare spostamenti non necessari nel corso della giornata all’interno del proprio Comune.
I negozi saranno aperti, ma resteranno chiusi bar e ristoranti, 7 giorni su 7. L’asporto è consentito fino alle ore 22. Nessuna restrizione per la consegna a domicilio. Centri commerciali chiusi nei giorni festivi e prefestivi a eccezione delle farmacie, parafarmacie, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie ed edicole al loro interno. Serrata per musei e mostre.
Il nodo didattica nelle Regioni passate all’arancione
Rimane la didattica a distanza per le scuole superiori, fatta eccezione per gli studenti con disabilità e in caso di uso di laboratori; prevista la didattica in presenza per scuole dell’infanzia, scuole elementari e scuole medie come regola generale. «Da lunedì i ragazzi delle medie frequenteranno la scuola in presenza» ha fatto sapere il governatore lombardo Attilio Fontana, discostandosi dalla decisione del presidente del Piemonte Alberto Cirio di mantenere la didattica a distanza per la seconda e terza media. «Vogliamo riaprire in sicurezza per non chiudere fra un mese» la sua motivazione. Chiuse le università, salvo alcune attività per le matricole e per i laboratori.
Il trasporto pubblico sarà ridotto del 50%, ad eccezione dei mezzi di trasporto scolastico. Sospensione di attività di sale giochi, sale scommesse, bingo e slot machine anche nei bar e tabaccherie. Continua la serrata di piscine, palestre, teatri, cinema. Restano aperti i centri sportivi.
Le new entries gialle
Liguria e Sicilia, come detto, da oggi entrano in zona gialla.
Riaprono i ristoranti e bar fino alle 18, con asporto consentito fino alle 22. Nessuna restrizione per la consegna a domicilio. Chiusi i centri commerciali nei prefestivi e festivi a eccezione delle farmacie, parafarmacie, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie ed edicole al loro interno. Chiuse mostre e musei.
E’ prevista la didattica a distanza per le scuole superiori, fatta eccezione per gli studenti con disabilità e in caso di uso di laboratori; didattica in presenza per scuole dell’infanzia, scuole elementari e scuole medie. Chiuse le università, salvo alcune attività per le matricole e per i laboratori. Riduzione fino al 50% per il trasporto pubblico, ad eccezione dei mezzi di trasporto scolastico. Sospensione di attività di sale giochi, sale scommesse, bingo e slot machine anche nei bar e tabaccherie. Restano chiuse piscine, palestre, teatri, cinema. Restano aperti i centri sportivi. E’ possibile spostarsi nella Regione e anche da una Regione all’altra, purché gialla.
Cristina Gauri