Roma, 4 feb – L’embargo al petrolio russo non produce alcun effetto significativo sperato nel ridurre i flussi di denaro diretti verso Mosca, ma in realtà mette maggiormente in difficoltà i paesi europei, i quali si trovano a dover pagare di più per acquistare lo stesso petrolio greggio che ora transita semplicemente da altri paesi, mentre prima arrivava direttamente dalla Russia. Il vuoto creato dalle sanzioni è stato velocemente riempito da operatori minori o formalmente non russi che trasportano il prodotto. Una vera e propria flotta di navi che trasportano il petrolio russo ma registrate altrove, situazione che mette l’Europa in imbarazzo mostrando come la stessa preferisca gettarsi la zappa sui piedi.
L’embargo favorisce i diretti concorrenti dell’Europa
Mentre l’Italia e tutti i paesi dell’Unione europea continuano un inutile e delirante embargo procrastinando in sanzioni autolesive, paesi come India, Cina e Turchia continuano indisturbate a comprare grandi quantitativi di idrocarburi russi a prezzi bassi, sviluppandosi così alle spalle degli Stati europei. L’India ha importato in media 1,4 milioni di barili al giorno di petrolio russo (400mila in più rispetto a novembre), mentre la Cina ha aumentato del 15% l’importazione di greggio.
Effetto boomerang che può mettere in ginocchio l’Italia
L’Europa sta subendo un disastroso effetto boomerang che può essere osservato attraverso i numerosi rincari a cui tutti gli Stati membri dell’Ue, Italia in primis, sono andati incontro. Un esempio lampante di come questo embargo sia deleterio è la situazione delle migliaia di lavoratori della grande raffineria Isab a Priolo, in Sicilia, dipendente interamente dal greggio russo e che genera un giro di affari superiore a 1 miliardo annuo e che potrebbe rischiare la chiusura. Senza il petrolio proveniente dalla Russia l’intera economia di questa parte d’Italia verrebbe messa in ginocchio.
Andrea Grieco
7 comments
[…] Leggi la notizia su Il Primato Nazionale Precedente […]
[…] L’inutilità dell’embargo sul petrolio russo: serve solo a mettere in ginocchio… […]
[…] L’inutilità dell’embargo sul petrolio russo: serve solo a mettere in ginocchio l’… […]
Giorgia ricordati che se l’Ucraina vincerà la guerra, noi saremo impegnati nella ricostruzione che ci costerà ben di più che lacrime e e sangue. Ben di più dei 30 centesimi di accise, ma più IVA, pensioni, IRPEF. E sarai tu ad imporceli. Ma non basta perché poi in virtù dei gentlements agreements che sai bene essere gli accordi per la riconciliazione, una volta ricostruita l’Ucraina, la Russia finirà per prenderne possesso e l’Europa sarà ancora una volta burlata. Fai attenzione.
Dobbiamo seriamente chiederci PERCHé appoggiamo i nazistelli ucraini ed il pupazzetto di Biden a kiev …….
La guerra è iniziata nel 2016 e ce ne siamo fottuti , per me i
Russi sono stati troppo pazienti e si sono mossi in modo troppo
‘delicato’ .
[…] in ginocchio solamente l’Europa oltre che non aver ottenuto alcun reale successo nel contrasto economico alla superpotenza di Putin. La presa in giro assume toni ancora più eclatanti quando i prodotti […]
[…] in ginocchio solamente l’Europa oltre che non aver ottenuto alcun reale successo nel contrasto economico alla superpotenza di Putin. La presa in giro assume toni ancora più eclatanti quando i prodotti […]