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Lampedusa nel caos: per Repubblica gli immigrati “cantano e ballano con turisti e residenti”

by Andrea Grieco
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Il dramma che l’isola di Lampedusa sta vivendo in queste ultime ore è sotto gli occhi di tutti. I continui sbarchi senza sosta e le migliaia di immigrati approdati in poche ore e presenti nell’hotspot (al momento circa 7.000persone) hanno scaturito una vera e propria “apocalisse”: caos al porto e caos sull’intera isola, con addirittura momenti di tensione con le forze dell’ordine, come ripreso dalle telecamere di mezzo mondo. Ma si trova qualcuno che, di fronte a questi episodi, parla di prove di inclusione e momenti di allegria dove si mostrerebbe “il volto migliore dell’Europa”.

Lampedusa dipinta tra girotondi, canti e balli pro-accoglienza

La stampa immigrazionista parla di musica dal vivo che “sembra regalare attimi di spensieratezza a gruppi di giovani che hanno scelto di mescolarsi per qualche ora tra turisti e residenti”. Addirittura, il quotidiano La Repubblica parla di grandi girotondi tra immigrati, operatori ong, cittadini e turisti tutti uniti in una fantomatica “grande pista da ballo” dove si canta e si danza. Il clima descritto dalla sinistra, il quale sembra avvicinarsi maggiormente a quello di una festa di paese che alla reale situazione di un’isola in stato d’emergenza grave, cerca in ogni modo di non veicolare i risvolti disastrosi dell’immigrazione di massa, cadendo solamente nel ridicolo tratteggiando Lampedusa come il luogo del divertimento tra stranieri e locali.

L’idiozia della sinistra e l’immobilismo del governo

È sotto gli occhi di tutti che la situazione dell’isola siciliana non è paragonabile ad una festa, e i tentativi di dipingere uno scenario idilliaco lasciano il tempo che trovano. La condizione, come dichiarato dal parroco locale don Carmelo Rizzo, è “tragica, drammatica, apocalittica” e, aspetto ancor più grave, potrebbe essere solamente l’inizio. Il mondo fatato della sinistra immigrazionista da divano rischia di non far comprendere la gravità di quella che è una invasione in piena regola, dove i confini perdono completamente significato. Dall’altra parte, l’immobilismo del governo Meloni gioca la sua parte: il blocco navale, sbandierato in campagna elettorale, sembra scomparso dai radar, facendo rimediare solo figuracce alla “destra” istituzionale.

Andrea Grieco

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