Milano, 1 nov – L’amministrazione meneghina targata Partito democratico, guidata dal sindaco Beppe Sala, ancora una volta si dimostra essere dalla parte di quei cittadini privilegiati, mostrando un completo disinteresse per le reali problematiche dei milanesi. Da pochi giorni è entrata in vigore l’area B, una zona a traffico limitato di grandi dimensioni che caratterizza il perimetro centrale del capoluogo lombardo. L’obiettivo è quello di vietare l’ingresso ai veicoli più inquinanti per ridurre le emissioni e migliorare l’aria che respirano i milanesi. Si tratta di un’area monitorata da telecamere, attiva dal lunedì al venerdì, eccezion fatta per le festività, dalle 7,30 alle 19,30.
Le proteste dei pendolari per l’area B
Questo provvedimento ha scatenato il caos sia tra i cittadini del comune di Milano sia tra i vari sindaci dell’hinterland, i cui concittadini sono i più colpiti dagli effetti delle restrizioni. La protesta delle migliaia di pendolari che ogni giorno devono recarsi nella grande città e che, privati dell’auto a causa dell’area B, non trovano alternative vista l’assenza di un capillare servizio di trasporto pubblico nell’area metropolitana. Area B taglia dalla circolazione circa 47mila ingressi al giorno considerando anche la provincia, quasi il 13% dei veicolicircolanti in quella che è stata chiamata “la più grande Ztl d’Europa”: non possono circolare le auto Euro 2 a benzina, Euro 4 diesel senza Fap, Euro 3 e 4 diesel con Fap di serie, Euro 0,1,2,3,4 diesel con Fap installato entro il 2018. Chi accede nell’area B verrà sanzionato con una multa compresa tra i 165 e i 658 euro.
Sala il sindaco dei ricchi
Sala, il sindaco dell’accoglienza e delle istanze LGBT, dà ancora una volta un sonoro schiaffo in faccia alle famiglie milanesi in difficoltà economica e a decine di migliaia di lavoratori costretti ad adeguarsi ad uno standard di vita più alto in nome di un ecologismo di facciata.
Andrea Grieco
3 comments
A quando l’area frocia?
Stanno riducendo e costringendo la mobilità degli abitanti, dopo essersi appropriati indebitamente dei mezzi di pagamento leciti ed aver costretto alla chiusura attività su attività favorendo la centralizzazione quasi pressoché totale a favore di una semplicistica, orrendamente speculativa, finanza internazionale. Della salute dei cittadini a Sala non gliene frega nulla prova ne è l’ aumento sempre maggiore del numero di pusher, la manutenzione degli impianti di riscaldamento da terzo mondo, la gestione dei rifiuti altamente invasiva nei tempi e negli spazi, la reale qualità dell’ acqua buffonescamente definita del sindaco, i marciapiedi fortemente pendenti, non livellati e sozzi, la gestione del verde… “marrone”, ecc.ecc.
Riprendendo il tema, a quanto la riduzione proporzionale dei costi fissi delle vetture sottoutilizzate (bollo, assicurazione)? Il Ministero dei Trasporti nazionale come valuta questa gestione squilibrata da squilibrati? Un esempio da estendere o da bloccare al volo per non far saltare fuori qualcosa di peggio delle magagne? Tipo dover attraversare di corsa la tangenziale per andare verso quel che ancora resta del proprio posto di lavoro, oppure veder bloccare del tutto la manodopera nostrana nella città di Mi a favore del lavoro senza esperienza, certificazioni e sicurezza del bantù di turno…
[…] Sala. Nella roccaforte del Partito democratico, faro dell’accoglienza e dell’inclusività (solo per chi abita in centro), occorrono circa 13,2 annualità di stipendio per acquistare un immobile. Il capoluogo lombardo […]