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La “guerra del pesce” dietro l’assalto ai pescherecci italiani nelle acque tra Libia e Tunisia

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Mazara del Vallo, 3 ago – Sarebbe da ricondurre alla cosiddetta guerra del pesce l’assalto ai due pescherecci di Mazara del Vallo avvenuto questa mattina nelle acque tra la Libia e la Tunisia. Una pioggia di proiettili si è riversata sui pescherecci “Aliseo” e “Anna Madre” mentre si trovavano al largo di Zarsis, in acque internazionali poco distanti da quelle libiche. A lanciare l’assalto un’imbarcazione, con tutta probabilità di proprietà delle autorità doganali tunisine, con a bordo uomini armati che hanno cominciato a sparare contro i pescherecci italiani e il suo personale a bordo.

Solo l’intervento di un elicottero militare italiano ha permesso di evitare il peggio, facendo allontanare la motovedetta tunisina e salvare così il pescherecci italiano. Si era parlato anche dell’intervento di un’unità navale della marina tunisina, ma la notizia non è stata ancora confermata.

È il primo effetto della missione italiana in acque libiche? Non si direbbe. Piuttosto, secondo quanto riferito del presidente del Distretto della pesca, Giovanni Tumbiolo, si tratterebbe di un altro episodio della cosiddetta “guerra del pesce”, che prende di mira in particolare la marina mazarese. Si tratta di un fenomeno che va avanti ormai da oltre 50 anni nelle acque più pescose del Mediterraneo e interessa la convivenza e i rapporti fra i popoli, la sinergia tra pescatori, il rispetto del mare e la sostenibilità della pesca, le quote, i confini. Negli anni a causa di questa guerra si sono contati morti, sequestri, oltre a ingenti danni economici per i pescatori siciliani.

Il sindaco di Mazara del Vallo, preoccupato per l’escalation di violenza ai danni dei pescatori italiani ha dichiarato che “non sono ancora chiare le dinamiche di quanto accaduto, ma è evidente la gravità di quanto successo”. Ha inoltre aggiunto: “è necessario che il Governo nazionale e l’Europa prendano una posizione chiara sull’intera vicenda per garantire l’incolumità di chi, con enormi sacrifici, va per mare per sostenere la propria famiglia”.

Anna Pedri

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6 comments

faxxe 3 Agosto 2017 - 1:30

“Non abbiate paura!!! ” …ha tuonato più volte un amante dell’amalgama delle razze….vabbè…se lo dice lui….

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Tony 3 Agosto 2017 - 2:44

Gentiloni/Renzo/Pinotti & C hanno preso una posizione che risolverà il problema a 90°…

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ANTERO 4 Agosto 2017 - 8:42

Piena solidarietà ai nostri pescatori

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La “guerra del pesce” dietro l’assalto ai pescherecci italiani nelle acque tra Libia e Tunisia | Patrioti 16 Settembre 2017 - 4:16

[…] Anna Pedri – Il Primato Nazionale […]

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Guerra del pesce: guardia costiera tunisina sequestra peschereccio italiano 16 Settembre 2017 - 1:09

[…] fatti di agosto scorso quando l’Anna Madre e un altro peschereccio, l’Aliseo, vennero bersagliati da alcuni colpi d’arma da fuoco sparati sempre dalla guardia costiera tunisina, sa…. “È l’ennesimo atto ostile – continua – che i nostri natanti subiscono […]

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sfregio: guardia costiera tunisina sequestra peschereccio italiano | NUTesla | The Informant 16 Settembre 2017 - 2:00

[…] ai fatti di agosto scorso quando l’Anna Madre e un altro peschereccio, l’Aliseo, vennero bersagliati da alcuni colpi d’arma da fuoco sparati sempre dalla guardia costiera tunisina, salvat…. “È l’ennesimo atto ostile – continua – che i nostri natanti subiscono nel Mediterraneo. […]

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