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Jerry Calà le suona a Boldrini e Mattarella: “Gli emigrati italiani morirono lavorando”

by Eugenio Palazzini
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Roma, 8 ago – “Non paragoniamo nostri emigrati per piacere! Loro chiusi in baracche da cui uscivano solo per lavorare e rientravano per farsi da mangiare”. E’ il primo dei vari messaggi scritti su Twitter da Jerry Calà contro il tweet del presidente della Camera Laura Boldrini e le dichiarazioni del presidente della Repubblica Sergio Mattarella sulla tragedia di Marcinelle.

Il noto attore non ha affatto digerito il paragone tra gli attuali “migranti” e gli emigrati italiani in Belgio: “Mio zio è morto in Belgio nelle miniere per mantenere la famiglia italiana. Mi permetto di parlare perché ne sono parente e in quegli anni ci sono stato. In Svizzera, in Belgio, in Germania. Ma che c… dite?!!!!”, ha scritto poi Jerry Calà in risposta a un follower. Il popolare comico veneto ha poi aggiunto, sempre su Twitter: “Non facciamo paragoni assurdi per piacere! Gli emigranti italiani venivano trattati come animali da soma…pulitevi la bocca”. Un duro attacco quindi a chi ha messo sullo stesso piano chi oggi sbarca sulle nostre coste dall’Africa con i lavoratori italiani che morirono nelle miniere di carbone a Marcinelle.

“A loro non li ha aiutati nessuno a casa loro. Lavoravano, mandavano a casa i soldi e poi, ma poi…, si facevano raggiungere e si integravano”, ha scritto ancora Jerry Calà che oggi sul social network più utilizzato da politici e attori non ha avuto alcuna remora a dire la sua sulle frasi fuori luogo e decisamente vergognose pronunciate da due tra le massime cariche dello Stato. Due personaggi che con sparate di questo tipo vengono messi a tacere anche da chi non si occupa di politica, ma che legittimamente esprime un’opinione fuori dal coro politicamente corretto. Il buonismo d’accatto ha stancato davvero chiunque.

Eugenio Palazzini

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