Verona, 12 apr – Più che una lezione in Dad un cosplay di Guantanamo quello che si è realizzato a Verona, dove una studentessa del liceo Carlo Montanari di Verona è stata obbligata da una professoressa di bendarsi durante un’interrogazione.
Dad “bendata” per l’interrogazione di tedesco
La spiacevole evenienza in diretta Dad è accaduta prima delle vacanze di Pasqua. La studentessa, al secondo anno di liceo, stava sostenendo un’interrogazione di tedesco al computer. Nel corso di questa interrogazione, la professoressa ha avuto il sospetto che la ragazza stesse leggendo, quindi le ha chiesto di bendarsi. La ragazza ha obbedito e, bendata, ha portato a termine l’interrogazione. Una sciarpa a portata di mano, in Dad, fa sempre comodo a quanto pare.
Il video diventa virale e insorgono tutti
Ovviamente, essendo i nostri figli molto più social di noi, l’episodio della studentessa bendata in Dad è diventata presto virale. Così tanto che le immagini e la notizia sono giunte ai genitori dell’istituto, che a loro volta hanno preso contatti con il liceo. Le associazioni di studenti, spesso scese in piazza per protestare contro la Dad – tanto perché ai giovani non piace andare a scuola … – hanno ovviamente fatto le loro rimostranze.
“Difficoltà a gestire la Dad”
Anche l’Ufficio scolastico regionale del Veneto ha avviato accertamenti sulla vicenda. “Individuato l’istituto – si legge in una nota – la direttrice scolastica Carmela Palumbo ha contattato il dirigente che ha sentito i ragazzi e i docenti, per ricostruire l’accaduto ed eventualmente prendere provvedimenti. ‘In questo momento – ha detto la Palumbo all’ANSA – non possiamo esprimere giudizi su un episodio che pare un eccesso di zelo che ha portato a un comportamento discutibile, scaturito dalla difficoltà a gestire in dad la situazione delle verifiche'”.
Ilaria Paoletti
2 comments
Addirittura una benda! Pare che non ci siano limiti alla crudeltà umana! Bisogna portare immediatamente il caso alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, pardon, alla Corte di Cassazione in modo da non mettere a rischio la sovranità della nostra Italica Patria.
Una volta tanto che c’è una maestra brava, pure a rompere gli zebedei “digitalmente”, riconosciamola.