Ferrara, 13 dic – C’è uno strumento di “lotta politica” che la sinistra terminale in questi ultimi tempi ha fatto suo e che la definisce a tutto tondo: il mailbombing e gli altri tipi di intimidazioni che non vanno a colpire direttamente l’avversario, ma chi fornisce le location per incontri, convegni, pranzi…Si predilige cioè l’odiosa e vile tattica che consiste nel tentare di arrecare un danno economico a privati, “rei” di cedere legalmente e regolarmente i propri spazi a realtà politiche (quasi sempre dell’area destra-centro), tramite recensioni negative sui vari social e bombardamenti di email e telefonate.
E’ successo così a San Bartolomeo in Bosco, una frazione di Ferrara, dove il titolare della Locanda della Zucca Dario Padovani si è visto inondare di telefonate e email minatorie: la sua colpa è quella di aver accettato la prenotazione per una cena della Lega. La macchina del fango si è azionata all’istante. “Hanno detto che non verranno più a mangiare nel mio locale, nemmeno a prendere un caffè”, ha scritto il ristoratore sulla sua pagina Facebook. “Non capisco cosa abbia fatto di sbagliato ad accettare una cena organizzata dalla Lega nel mio locale”. “La mia idea politica è una cosa mia. Nel lavoro, per me, i partiti sono tutti uguali, se mi dovesse chiedere qualsiasi altro partito mi farebbe un piacere immenso, metterei tutto il mio impegno per essere professionale e competitivo”, spiega Padovani.
“Molto sinceramente, il fatto che una persona non possa più venire a mangiare nel mio locale per il semplice motivo che la Lega di Ferrara ha scelto la Locanda della Zucca per la cena di fine anno… il solo pensiero che questa persone esistono – ha spiegato il ristoratore – mi rende molto triste”. “Che la mia professione, anni e anni di lavoro fatto con molta serietà, con immensi sacrifici, venga messa in dubbio per una cena. Scusate ma dove siamo arrivati?“, conclude così Padovani.
Tante minacce dai sinistri ma anche tanta solidarietà è arrivata invece dalla Lega. Come quella del vicesindaco di Ferrara Nicola Lodi. “Sono intimidazioni gravissime e diffamazioni pesanti. Azioni vergognose che meritano una presa di posizione da parte di tutti, anche del Partito democratico e dalle Sardine”, ha affermato su Facebook. Lodi, comunque, ha spiegato anche di aver informato “le autorità e la Questura perché abbiamo timore che in quella serata qualcuno possa venire a strumentalizzare e rovinare la festa”. Gli fa eco nientemeno che la candidata del destra-centro alle Regionali in Emilia Romagna Lucia Borgonzoni: “C’è un brutto clima. Noi andiamo avanti senza paura, forti delle nostre idee. Tanta solidarietà al titolare della Locanda della Zucca Dario Padovani. I suoi cappellacci, consigliatissimi, vincono sull’odio 10 a 0″, ha detto.
Cristina Gauri
6 comments
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Ma così diventa tutto uno schifo vergognoso e razzista
Scontro fisico subito co ste merde e possibilmente eliminazione
[…] Author: Il Primato Nazionale […]
Pancia mia fatti capanna.
Qui si può andare a desinare senza rischio di essere avvelenati e senza sputi… L’ importante è che il titolare lasci in tavola anche un po’ di pomi e uova andate a male, per i fuori programma. E verifichi lo stato di carica degli estintori a norma di Legge!
Scherzi a parte, chi c’è tra i concorrenti di questa Locanda? Indagare, indagare…