Milano, 13 lug — Tò, la Ferragni si è svegliata: stamattina ha scoperto che la situazione sicurezza a Milano «è fuori controllo». Se ne è accorta solo adesso, poverina: sì perché i criminali (di variegatissima estrazione etnica), lungi dallo starsene rinserrati nei quartieri delle case Aler, in mezzo a quegli straccioni lumpenproletariat di via Bolla, tra i bivacchi di cenciosi di fronte a Lambrate o a schivare le coltellate della Stazione Centrale, si sono spinti fin sotto la patinata soglia di casa della famiglia Ferragnez. Inaudito.
La Ferragni ha scoperto che Milano è ostaggio dei criminali
Proprio lei, che due anni fa scendeva in piazza per sostenere i razziatori incendiari di Black lives matter, mentre un’ondata di saccheggi e devastazioni investiva l’America nel nome di George Floyd: adesso che i razziatori ce li ha sullo zerbino, storce il nasetto e sgrana gli occhi. Lei, che si guardò bene dal non dico condannare, ma anche solo commentare le violenze sessuali dei branchi di magrebini avvenute in Piazza Duomo a Capodanno, ora teme per l’incolumità sua, dei suoi figli e dei suoi conoscenti. Buongiorno, fiorellino!
L’appello a Sala
Che tenera, questa Ferragni, che si sente assediata in casa propria. E allora che si fa? Si tira in causa zio Beppe Sala, che a lei darà sicuramente ascolto: dopotutto Chiara è una persona importante, non è mica una shampista di Corvetto, facciamoli pesare questi 25 milioni di follower. Così scatta la lamentazione tramite storia Instagram: «Sono angosciata e amareggiata della violenza che continua ad esserci a Milano. Ogni giorno ho conoscenti e cari che vengono rapinati in casa. Piccoli negozi al dettaglio del quartiere, che vengono svuotati dell’incasso giornaliero. Persone fermate per strada con armi e derubate di tutto. La situazione è fuori controllo. Per noi e i nostri figli abbiamo bisogno di fare qualcosa».
Santa Chiara (Ferragni), ci scommettiamo, il miracolo lo farà davvero. Non abbiamo infatti dubbi sulla solerte risposta di Sala, che si prodigherà fino all’ultima risorsa per rimettere in sicurezza la città: dove abitano la Ferragni e i suoi amici, però, mica a Quarto Oggiaro. Cos’avevate capito?
Cristina Gauri
7 comments
ormai sono rimasti solo sala e lamorgese a non accorgersene (o a far comunque finta di niente…)
Per il Capo-Sala contano le teste, i millesimi, non i followers pure pompati artificiosamente… Cittadina metropolitana C. Ferragni, fattene una ragione, più cremonese che milanese.
Una autentica ritardata, purtroppo.
[…] https://www.ilprimatonazionale.it//…/ferragni-milano…/ […]
[…] Tra risse, accoltellamenti, baby gang, rapine e molestie a firma «multietnica» il capoluogo lombardo è diventato sì un modello, ma di quelle banlieue che speravamo — invano — non avremmo importato e di cui la sinistra si preoccupa solo quando si ritrova lo sporco sullo zerbino di casa (Ferragni docet). […]
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[…] calzini del sindaco Sala non è in grado di arginare l’ondata di criminalità di cui settimane fa si era accorta persino la Ferragni!. «Sono angosciata e amareggiata – aveva scritto – dalla violenza che continua a esserci a […]