Roma, 22 giu – “Ma a una persona cosa volete che gliene freghi se uno si sdraia o si inginocchia?“: così Vittorio Feltri taglia corto sulla polemica scatenata dalla partita Italia-Galles, in cui alcuni azzurri si sono inginocchiati e altri no. “Che senso ha fare una polemica per una cosa simile? Sono in difficolta a capire certe manifestazioni cosi gravi di imbecillità“, dice senza troppi fronzoli il decano del giornalismo italiano. In effetti da giorni è tutto un gran parlare in merito al fatto che soltanto alcuni giocatori della Nazionale si siano inginocchiati come manifestazione di vicinanza al Black Lives Matter, il movimento anti-razzista afroamericano.
Feltri: “Polemica su chi non si inginocchia solenne fesseria”
“Chiedersi perché alcuni lo abbiano fatto e altri no mi sembra veramente una solenne fesseria – rincara la dose Feltri -. Ognuno è libero di fare quello che vuole, chi si vuole sdraiare si sdrai, chi vuole restare in piedi resti in piedi, chi preferisce inginocchiarsi lo faccia. Ma non esiste che ci sia l’obbligo di eseguire degli esercizi in campo per compiacere Tizio, Caio o Sempronio!“. Un chiaro riferimento a chi vorrebbe che l’inginocchiamento al politicamente corretto fosse obbligatorio come il calcio d’inizio o il fischio dell’arbitro. Inutile dire che tra chi vorrebbe l’obbligo c’è il segretario del Pd Enrico Letta. Così come il suo pupillo, l’ex juventino Claudio Marchisio, ora novello moralista dem del calcio.
Gravina (Figc): “Inginocchiarci a Wembley? Ognuno sceglie per sé”
In vista della partita degli ottavi di finale degli Europei, in programma sabato a Londra, stanno aumentando le pressioni sulla Nazionale affinché si inginocchi tutta. Tuttavia il gesto resta ovviamente – e ci mancherebbe altro – una scelta individuale. Anche il presidente della Figc, Gabriele Gravina, lo sottolinea. “Inginocchiarci a Wembley? Riteniamo che questo non può essere frutto di una scelta federale, ognuno sceglie per sé. Con i ragazzi ne abbiamo parlato, sapevano che era previsto nell’ambito del protocollo pre gara. E i ragazzi sono stati liberi, qualcuno l’ha seguito, altri si sono limitati ad applaudire. Massimo rispetto per tutte le forme di espressione contro la discriminazione razziale”.
Va detto che prima della partita con il Galles, che si è messo in ginocchio, l’Italia era rimasta tutta in piedi, compatta e coesa. L’auspicio è che dopo l'”incidente” all’Olimpico, a Wembley la Nazionale non si spacchi di nuovo in due. E resti in piedi, ovviamente.
Ludovica Colli
3 comments
Letta buono per pecoroni e, naturalmente, scimmie ammaestrate.
“…Black Lives Matter, il movimento anti-razzista afroamericano”: più che movimento anti-razzista sarebbe da definire razzista anti-bianco e suprematista. E ogni individuo di razza bianca che lo sostiene non capisce che manca di rispetto a sè stesso.
“E ogni individuo di razza bianca che lo sostiene non capisce che manca di rispetto a sè stesso.”
Mezzeseghe naturali sono.