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Fase 2, commercianti infuriati col governo: “Siamo pronti a proteste eclatanti”

by Eugenio Palazzini
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commercianti, negozi chiusi

Roma, 27 apr – La montagna artificiale di esperti, innalzata e poi strombazzata con enfasi dal governo, sembra proprio aver partorito un topolino insignificante. La cosiddetta Fase 2 annunciata da giorni è stata delineata ieri sera dal premier Conte con un discorso confuso e disorientante. Dal 4 maggio, salvo auspicabili cambi di rotta, non ci sarà nessuna grande svolta e il ritorno alla “normalità” è stato procrastinato in modo imbarazzante. Ad essere particolarmente imbufaliti con la gattopardiana scelta di non scegliere da parte dell’esecutivo, sono i commercianti e le associazioni di categoria che adesso annunciano forti contestazioni.

“Pronti a proteste eclatanti”

Le nostre imprese sono esasperate come non mai; sono pronte davvero a tutto, anche a proteste eclatanti. L’ulteriore rinvio della riapertura degli esercizi commerciali, dei pubblici esercizi e di tante attività del turismo e dei servizi, annunciata ieri sera dal premier Conte, è inaccettabile”. E’ quanto dichiarato da Giorgio Mencaroni, presidente di Confcommercio Umbria. Nel rivolgere un appello alla presidente Donatella Tesei, affinché la Regione consenta alle attività commerciali meno a rischio di ripartire dal 4 maggio, Mencaroni tuona contro le misure decise dal governo. “Non comprendiamo davvero certe scelte del governo. Perché possono restare aperti i negozi di vestiti per bambini e non quelli per gli adulti che li accompagnano e devono comunque uscire di casa? Perché devono restare chiusi i negozi di mobili, dove il distanziamento può essere garantito in tutta sicurezza, fermo restando la possibilità di scadenzare adeguatamente gli appuntamenti per le consegne? Sono solo alcuni esempi dei molti che si potrebbero fare per dimostrare la incoerenza di scelte che hanno ricadute enormi sulle spalle delle imprese”.

Le richieste a Conte

Ma Confcommercio, che in tutta Italia rappresenta circa 700mila imprese impegnate nel commercio, nel turismo e nel terziario, non ha intenzione di limitarsi soltanto alla protesta contro quanto stabilito dal governo. Il presidente Carlo Sangalli ha chiesto “un incontro urgente al premier Conte” per convincerlo a rivedere le misure. Perché “il rinvio della riapertura degli esercizi commerciali, dei pubblici esercizi e di tante attività del turismo e dei servizi produce danni gravissimi”, si legge nella nota di Confcommercio. “Ogni giorno di chiusura in più produce danni gravissimi e mette a rischio imprese e lavoro”, afferma Sangalli. “In queste condizioni – specifica – diventa vitale il sostegno finanziario alle aziende con indennizzi a fondo   perduto che per adesso non sono ancora stati decisi. Bisogna invece agire subito e in sicurezza per evitare il collasso economico di migliaia di imprese“. Quindi “chiediamo al Presidente Conte un incontro urgente, anzi urgentissimo per discutere di due punti: riaprire prima e in sicurezza; mettere in campo indennizzi e contributi a fondo perduto a favore delle imprese”, incalza Sangalli.

Intanto da Nord a Sud ci sono commercianti che hanno già manifestato in modo eclatante. Particolarmente d’impatto ad esempio la protesta di due parrucchieri di Padova che si sono questa mattina si sono incatenati. I due titolari del salone ‘Dolce Vita’, in corso Milano, hanno tuonato infuriati contro il governo: “Non possiamo rimanere chiusi ancora, siamo pronti per aprire, rispetteremo le norme, ma non possiamo rimanere fermi”.

Eugenio Palazzini

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2 comments

Cesare 27 Aprile 2020 - 11:59

Rendiamoci conto che distruggono il paese mentre ci troviamo di fronte ad un virus a cui erano positivi 26 morti,quasi esclusivamente anziani,che è appena uno 0.04% di mortalità(26 mila su 60 milioni di italiani)!!
E questa mortalita’, spesso non dovuta al virus ma ad altre cause,ha colpito nel 96% dei casi chi aveva già una o piu’ patologie concomitanti!Inoltre sebbene il virus ha una incubazione di 14 giorni con la quarantena non vi è stata una riduzione della sua mortalità dopo tale periodo visto che la nostra carcerazione è durata 48 gg.Che sia una truffa lo dimostra bene il divieto di fare passeggiate da soli al mare od in montagna che mostra il voler solo ridurre la libertà delle persone e non ha correlazione con la salute.
Le elites occulte della finanza che creano dal nulla, a costo zero ed in forma privata il denaro che ci centellinano staranno brindando alla faccia nostra e al terrore che sono riusciti a generare tramite i loro burattini nelle masse opportunamente disinformate.Potranno continuare a depredare ed indebitare il paese e comperarsi a due lire porti, aeroporti, musei,palazzi,aziende pubbliche e risparmio degli italiani per schiavizzarci come i cinesi.
E’ assolutamente ora che gli Italiani si risveglino e si riprendano il LORO paese dai parassiti locali e stranieri.

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Commercianti, protesta in tutta Italia. A Frosinone ristoratore minaccia di darsi fuoco | Il Primato Nazionale 28 Aprile 2020 - 4:54

[…] ci manca. Il motivo è chiaro e ampiamente spiegato nei comunicati delle associazioni di categoria usciti già nella giornata di ieri: chi ha un negozio chiuso da ormai quasi due mesi ha bisogno di lavorare e al contempo è […]

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