Roma, 24 feb – Mentre il bilancio mondiale del coronavirus sale a più di 2.400 vittime, l’Italia è alle prese con un’epidemia tale che al momento non è possibile capire l’entità del contagio. Sono 152 i casi positivi al Covid-19 (compresi le tre vittime e un caso guarito) nel nostro Paese in sei diverse regioni (Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Trentino, Lazio e Piemonte), stando all’ultimo aggiornamento del capo della protezione civile Angelo Borrelli. L’ultimo caso mortale si è verificato all’ospedale di Crema: la vittima è un’anziana che si trovava già ricoverata nel reparto di oncologia e alla quale era stato diagnosticato anche il coronavirus. Un caso davvero preoccupante di contagio è quello di uno studente 17enne residente in un paese della Valtellina, che studia però all’istituto agrario di Codogno, il comune focolaio del lodigiano. Venerdì ha iniziato ad avere la febbre e gli è stato fatto il tampone all’ospedale di Sondrio. Il ragazzo è uno dei primi casi in cui il contagio si verifica al di sotto della media di età.
Da Nord a Sud, si corre ai ripari per provare a contenere l’epidemia
Intanto il Nord Italia corre ai ripari. A Milano, il sindaco Giuseppe Sala ha proposto di chiudere le scuole. Invito che è subito stato accolto dalla Regione che ha disposto un’ordinanza che ha sospeso anche le manifestazioni pubbliche e ha chiuso tutti i luoghi di aggregazione dalle scuole ai musei fino ai teatri e cinema. Idem in Veneto dove il presidente della Regione Luca Zaia ha chiuso le scuole in Veneto e bloccato il carnevale di Venezia e tutte le manifestazioni sportive fino al 1 marzo compreso. Tutte le scuole chiuse anche in Piemonte. In generale, bar, discoteche, scuole e musei chiusi, lezioni ed esami alle Università sospesi e stop alle manifestazioni, Carnevale di Venezia e Ivrea compresi. E il Miur ha deciso di sospendere a partire da ieri le uscite didattiche e i viaggi di istruzione, sia per le mete in Italia sia all’estero. Annullate quindi tutte le gite scolastiche. Ma anche il Sud Italia si prepara ad arginare l’eventuale diffusione del virus. Vediamo nel dettaglio, regione dopo regione, qual è il quadro dell’emergenza virus.
VENETO
L’Austria blocca tutti i collegamenti ferroviari con l’Italia per alcune ore, poi li riprende. Sempre l’Austria ha bloccato un treno al Brennero per due passeggeri forse contagiati. Venezia, chiudono anche Piazza San Marco e il Teatro la Fenice. Disinfezione straordinaria di vaporetti e autobus. Scuole, Università e chiese chiuse. Stop al Carnevale di Venezia. In tutto il Veneto si fermano scuole ed eventi. “Abbiamo firmato con il ministro Speranza l’ordinanza con la quale vengono bloccate, Carnevale di Venezia compreso, tutte le manifestazioni pubbliche, private, la chiusura delle scuole e dei musei fino al primo di marzo“. Lo ha annunciato il governatore del Veneto, Luca Zaia, durante l’unità di crisi a Marghera. Il governatore, che ha sottolineato che sono state assunte misure drastiche, ha precisato che nei prossimi giorni in Veneto saranno evitate “tutte quelle che sono le aggregazioni, private e pubbliche”. Stop alle messe nel Patriarcato di Venezia, incluse quelle del mercoledì delle Ceneri e quelle domenicali, alle liturgie e alle devozioni come la Via Crucis fino al 1 marzo. Lo ha deciso il patriarca di Venezia, monsignor Francesco Moraglia, in applicazione dell’ordinanza della Regione Veneto. Sarà isolato il paese di Vo’ Euganeo: “Sono arrivate indicazioni abbastanza chiare di blindare completamente Vo’ Euganeo sia in entrata che in uscita, quindi non potrà uscire nessuno e la zona sarà completamente isolata”, ha detto Marcello Bano, vicepresidente della Provincia di Padova.
LOMBARDIA
Un dermatologo del Policlinico di Milano è risultato positivo e si trova ora ricoverato all’ospedale Sacco. Si tratta del primo contagiato in città. Il Duomo di Milano resterà chiuso al pubblico “in via cautelativa” a causa del coronavirus almeno fino a domani “in attesa di ulteriori e più dettagliate disposizioni da parte delle autorità competenti”. Sospese manifestazioni ed eventi. Scuole e musei e cinema chiusi.
La Regione Lombardia ha predisposto un’ordinanza, firmata dal presidente Attilio Fontana di concerto con il ministro della Salute Speranza, valida per tutto il territorio lombardo. Tra i provvedimenti ci sono la sospensione di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di riunione in luogo pubblico o privato. “Bar, locali notturni e qualsiasi altro esercizio di intrattenimento aperto al pubblico sono chiusi dalle ore 18.00 alle ore 6.00; verranno definite misure per evitare assembramenti in tali locali”. Tutte le funzioni religiose in tutta la Lombardia sono state sospese e gli oratori sono stati chiusi. Così le diocesi hanno recepito l’ordinanza della Regione Lombardia per l’emergenza coronavirus. Nelle aree focolaio del virus, c’è divieto di allontanamento e di ingresso: le zone saranno presidiate dalle forze di polizia e, in caso di necessità, anche dai militari, con sanzioni penali per chi viola le prescrizioni. Ma nei comuni della provincia di Lodi interessati dalla limitazioni imposte dal coronavirus sono “da ritenersi essenziali” e quindi “escluse dalla sospensione dell’attività lavorativa e di trasporto” le attività commerciali di “supermercati, ipermercati, negozi alimentari e quelle connesse al trasporto connesse al rifornimento di prodotti alimentari in quanto tese all’approvvigionamento di beni di prima necessità per la popolazione”. Lo rende noto la Prefettura di Lodi.
PIEMONTE
Sono scesi dai sei a tre i casi di positività al coronavirus in Piemonte. Ulteriori controlli sui pazienti cinesi hanno portato ad accertare la negatività. A riferirlo è il governatore Alberto Cirio. Un dipendente di Italdesign, che lavora presso lo stabilimento produttivo di Nichelino (Torino), è risultato positivo. Per questo l’azienda ha deciso di chiudere da domani, “in via del tutto precauzionale”, gli stabilimenti italiani, compresa la sede principale di Moncalieri. Si fermano i festeggiamenti per il carnevale di Ivrea. Lo ha stabilito il Comune con un’ordinanza che – viene spiegato – fa seguito all’annuncio del governatore Cirio di un provvedimento di stop per “tutti gli eventi e le manifestazioni culturali, ludiche e sportive, all’aperto e al chiuso, che prevedono l’assembramento di persone” in Piemonte. Oggi a Ivrea si è svolta la tradizionale ‘battaglia delle arance’, che è stata seguita da migliaia di persone. Per la settimana dal 24 febbraio al 1° marzo sono sospese in tutte le parrocchie della Diocesi di Torino le attività pastorali che prevedano la presenza di gruppi di persone eccetto le messe. E’ quanto comunica l’arcivescovo Cesare Nosiglia. Per quanto riguarda le messe, è richiesto ai fedeli di ricevere la comunione eucaristica in mano (e non direttamente in bocca), di astenersi dal segno della pace e di non usare l’acquasantiera (che andrà svuotata). Quanto al rito delle Ceneri (previsto per mercoledì 26 febbraio) l’indicazione ai sacerdoti è di imporre le ceneri “direttamente sul capo dei fedeli senza alcun contatto fisico” e di non fare “celebrazioni per i bambini al fine di tutelarne la salute. Le scuole piemontesi di ogni ordine e grado resteranno chiuse una settimana, a decorrere da domani.
ALTO ADIGE
Asili nido e Università fermi fino al 2 marzo. Scuole già chiuse per il Carnevale
La Libera Università di Bolzano e gli asili nido presenti sul territorio altoatesino resteranno chiusi da oggi fino a domenica 2 marzo per motivi di prevenzione sanitaria come previsto da decisioni ministeriali a seguito del diffondersi del coronavirus. La decisione della Provincia Autonoma di Bolzano segue quella presa dal Trentino nella serata di ieri. In Alto Adige fino a domenica 2 marzo le scuole materne, elementari, medie e superiori sono già chiuse per le vacanze di Carnevale. La chiusura in questo momento riguarda, quindi, asili nido e le sedi della Unibz di Bolzano, Bressanone e Brunico. Annullate tutte le attività al parco tecnologico NOI di Bolzano e le strutture legate all’università.
FRIULI VENEZIA GIULIA
Tutte le attività didattiche degli atenei del Friuli Venezia Giulia sono sospese da lunedì 24 febbraio a domenica 1 marzo 2020 compresi. Niente lezioni, esercitazioni, tirocini, seminari e ed esami (di laurea e di profitto), le conferenze o i dibattiti (interni o aperti al pubblico esterno) delle Università di Trieste e di Udine e delle sedi collegate e della Sissa (Scuola superiore di studi avanzati di Trieste). Saranno chiuse al pubblico anche le biblioteche e le sale studio. “Scuole chiuse e manifestazioni culturali e sportive sospese a data da destinarsi su tutto il territorio regionale”. Richiesta anche la sospensione di ogni viaggio di istruzione in Italia e all’estero, e permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva per coloro che sono rientrati in Fvg da zone a rischio epidemiologico.
EMILIA ROMAGNA
Sospensione delle attività delle scuole di ogni ordine e grado, asili nido, università, di manifestazioni ed eventi e di ogni forma di aggregazione in luogo pubblico o privato, delle gite di istruzione e dei concorsi. Sono le misure che vengono adottate in Emilia-Romagna per contrastare la diffusione del coronavirus e che saranno valide fino al prossimo 1 marzo compreso. Sono previste nell’ordinanza che viene firmata dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini.
LIGURIA
Verrà sospesa per una settimana l’attività didattica dell’Università di Genova. La decisione è stata comunicata dal rettore dell’Ateneo, Paolo Comanducci, in seguito alla situazione coronavirus. E’ appena stata firmata l’ordinanza che dispone la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado in Liguria da domani lunedì fino al primo marzo. La Regione Liguria ha disposto con ordinanza la chiusura di scuole e musei fino al primo marzo a partire dalla mezzanotte di lunedì. Sospese le manifestazioni pubbliche o aperte al pubblico, sospesi i viaggi di istruzione e i concorsi pubblici.
TOSCANA
Obbligo per i viaggiatori di segnalare il rientro, oltre che dalle aree a rischio della Cina, anche da Paesi in cui la trasmissione dell’infezione è significativa secondo le indicazioni Oms; in questa disposizione rientrano anche i Comuni italiani soggetti a misure di quarantena disposte dall’autorità (Regione/Governo). La raccomandazione a tutte le persone che manifestano febbre, tosse e altri sintomi influenzali di rimanere a casa e chiamare il medico. Le indicazioni per i medici di famiglia su cosa fare in presenza di un caso sospetto. La disposizione per medici di famiglia e pediatri di assicurare la contattabilità telefonica dalle 8 alle 20 nei giorni feriali e festivi. Sono alcune delle nuove misure varate dal presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi.
LAZIO
Oggi attesi i risultati dei test su due casi sospetti a Nettuno, in provincia di Roma. Sospesi i concorsi nazionali nella Capitale. Rinviata prova di ammissione laurea in medicina e chirurgia a Campus bio-medico di Roma. Sono iscritti al test oltre 2.800 candidati provenienti da tutta Italia di cui una parte proveniente dalle regioni del Nord oggetto di restrizioni da parte delle istituzioni preposte. La decisione assunta dall’università è frutto della volontà di tutelare il bene della salute delle persone, anche in considerazione della provenienza dei candidati da tutta Italia, e nell’ottica di non sfavorire gli aspiranti medici provenienti da zone ove sono in atto misure restrittive degli spostamenti. L’ateneo ha disposto il rinvio del test a data da destinarsi.
CAMPANIA
Prima i comuni di Ischia hanno vietato lo sbarco sull’isola per i residenti in Lombardia e in Veneto, per i cittadini cinesi provenienti dall’aree dell’epidemia e per chi vi abbia soggiornato negli ultimi 14 giorni. Poi il prefetto di Napoli, Marco Valentini, ha annullato l’ordinanza per “i profili di illegittimità rilevati nell’ordinanza, ingiustificatamente restrittiva nei confronti di una vasta fascia della popolazione nazionale e non in linea con le misure sinora adottate dal governo”.
PUGLIA
La Regione prepara un’ordinanza per la segnalazione preventiva al medico di base di tutti coloro che stanno rientrando dal Nord. L’appello a non presentarsi in ospedale, ma contattare i numeri di emergenza.
BASILICATA
“Tutti i cittadini che rientrano in Basilicata provenienti dal Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Liguria o che vi abbiano soggiornato negli ultimi 14 giorni dovranno rimanere in quarantena presso il proprio domicilio per 14 giorni, comunicando la propria presenza ai competenti servizi di sanità pubblica”. Così in una ordinanza firmata dal presidente della Regione della Basilicata, Vito Bardi in cui si specifica che saranno i sindaci di tutti i comuni lucani a censire i cittadini provenienti dalle regioni indicate, in collaborazione con tutte le altre istituzioni comunali.
Ludovica Colli
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