Roma, 7 feb – Dopo il caso del primo contagio di un italiano, uno dei connazionali in quarantena alla Cecchignola, si va verso il prolungamento del periodo di “sorveglianza sanitaria” per gli altri 55 italiani che erano a Wuhan, epicentro dell’epidemia del coronavirus, e che sono stati rimpatriati alla cittadella militare nella periferia di Roma. Il periodo di “isolamento” previsto per i nostri connazionali era di 14 giorni, ma con tutta probabilità a questo punto si calcoleranno a partire da ieri, giorno in cui è emersa la positività al virus del ragazzo trasferito allo Spallanzani, e non da lunedì scorso, quando gli italiani sono rientrati da Wuhan iniziando il periodo di osservazione alla caserma.
“Il protocollo prevede un controllo per 14 giorni”
“Quello stabilito alla Cecchignola è un protocollo che prevede un controllo per 14 giorni. Evidentemente questi giorni vengono visti alla luce di questo caso, e quindi tutte le persone saranno controllate con un protocollo congiunto Spallanzani-autorità militari di valutazione, un unico protocollo che si applicherà qui e alla Cecchignola“, chiarisce Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dello Spallanzani, al temine della conferenza stampa sul caso italiano positivo.
Il paziente positivo al virus “sta bene, ha lieve febbre e congiuntivite”
Intanto stamattina il ministro della Salute Roberto Speranza ha sentito al telefono il giovane italiano risultato positivo al coronavirus per accertarsi delle condizioni, che a quanto pare non sono gravi. “Sta bene, ha lieve febbre e congiuntivite”, dice l’Istituto per le malattie infettive nel primo bollettino dopo il ricovero. Il paziente, conclude il bollettino, “inizierà in giornata la terapia antivirale”. Comunque, per il direttore del dipartimento di Malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità (Iss), Gianni Rezza, “anche se non si può escludere del tutto, ritengo molto improbabile che” il paziente “possa avere trasmesso l’infezione a qualcun altro dei 55 italiani” in quarantena alla Cecchignola.
Task force pronta a valutare nuove misure in base all’evoluzione dell’epidemia
Il ministero della Salute, in coordinamento con gli esperti della task force, sta monitorando attentamente la situazione internazionale del nuovo coronavirus e – a quanto apprende l’Adnkronos Salute – è pronto a valutare nuove misure riguardanti i voli aerei e le scuole, sulla base dell’evoluzione dell’epidemia. E questo sia nel senso di un eventuale allentamento che di un irrigidimento delle misure già in atto. Al momento, in ogni caso, non sembra che la diffusione del virus a livello internazionale stia rallentando. Il nodo resta quello del periodo di isolamento previsto per chi rientra dalla Cina, che nei giorni scorsi alcuni governatori avevano chiesto di estendere anche ai bambini che vanno a scuola. A tal proposito, gli esperti assicurano che i bambini alla Cecchignola al termine del periodo di isolamento potranno tornare a scuola.
Ludovica Colli
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