Cesena, 22 mag – Romagna allagata, un pezzo di Emilia sott’acqua. E poi le frane appenniniche, zone completamente isolate, chi ha perso una parte di vita e chi al momento non ha più neanche la casa. Ma anche in mezzo alla catastrofe vogliamo iniziare da una notizia positiva: tra i giovani italiani non ci sono solamente gli eco-cretini del Friday for future e di Ultima Generazione (con annessi infelici comunicati o patetiche iniziative). Tanti altri – anzi molti di più – badile alla mano già dalla giornata di mercoledì hanno iniziato ad adoperarsi per dar manforte a tutti quei cittadini colpiti materialmente dal nefasto alluvione di inizio settimana scorsa. Sono i giovani volontari in Romagna, arrivati da tutta Italia.
In Romagna con i volontari di Sol.Id. Onlus
C’erano (ergo, ci sono e continueranno ad esserci) anche i volontari di Sol.Id. Onlus: siamo stati con loro, nell’abitato forlivese sulle sponde del Montone, nel pomeriggio di sabato. Laddove il fiume ha raggiunto i primi piani delle abitazioni troviamo, su quel che resta dei marciapiedi, montagne di detriti casalinghi che sembrano chiedersi il perché di quanto accaduto. Mobili, suppellettili, automobili però testimoni della determinazione di chi – al di là di ogni negazionismo o catastrofismo – ha dovuto fare i conti con madre natura.
Solidarité Identités sono le parole chiave che formano l’acronimo di questa associazione europea dedita alla cooperazione internazionale, operante per l’assistenza ed il sostegno dei popoli in lotta per la sopravvivenza, la salvaguardia della propria cultura e la difesa – appunto – della loro identità. Ma non solo. Perché anche quando l’Italia chiama Sol.Id. risponde. Lo fa, ad esempio, tutto l’anno attraverso le raccolte alimentari per le famiglie connazionali in difficoltà. Lo sta facendo in questi giorni nelle martoriate terre di Romagna.
Se i primi ad accorrere sono stati i volontari già presenti sul territorio – in particolar modo nei centri di Cesena, Forlì e nelle piccole realtà limitrofe – non hanno tardato gli aiuti fisici provenienti dalle restanti province emiliane. E poi ragazzi trentini, lombardi, toscani, perfino dalla lontana Sardegna. Piemontesi, veneti, friulani e calabresi rinforzeranno invece il nutrito gruppo romagnolo già nelle prossime ore. Solidarietà e Identità che si reificano tra fango e sudore, in una Nazione che nella grave difficoltà si sta riscoprendo tale, una e indivisibile.
Gli aiuti: generi alimentari e beni di prima necessità
Ma oltre il lavoro con badili, carriole, tira acqua e olio di gomito serve praticamente tutto il resto. E in tal senso non c’è regione che sia rimasta ferma a guardare. Ecco che allora dalla Calabria al Trentino Alto Adige Sol.Id. ha organizzato fin da subito diverse raccolte di materiale: le prime scorte hanno già raggiunto le zone alluvionate nel fine settimana appena passato.
Generi alimentari a lunga conservazione, acqua, cibi pronti, scatolame (tonno, carne, legumi vari), pasta, prodotti da forno confezionati – pane, fette biscottate, cracker – miele, marmellata, omogeneizzati, piccoli elettrodomestici per neonati, pannolini, pannoloni, assorbenti, detergenti, prodotti per l’igiene intima, stivali, guanti, indumenti, lenzuola fino ai giochi per i più piccoli. L’elenco degli aiuti è vasto e non comprende generatori, pompa a scoppio e pompa per acqua a corrente per le quali invece è già iniziata un’apposita raccolta fondi. Chiunque insomma può rendersi utile anche con una piccola donazione all’iban IT-37-H-07601-03200-001016097071 intestato ad Ass. Vol. Sol.Id. Onlus.
Perché, come cantavano i Casadei, in Romagna torneremo a svegliarci con il sorriso ogni mattina. Per il momento perdonateci se qualcuno si è concesso la colorita espressione dialettale riportata da Ezra Pound nel Canto XXVIII.
Marco Battistini
3 comments
[…] Con i volontari di Sol.Id. in Romagna: qui c’è un popolo… […]
Sempre pronti! Bravissimi! Voi a spalare, mentre “altri” a farsi selfie…
Patria, Famiglia e… bestemmia