Roma, 9 apr – Un tweet di Asia Argento rilancia la sacra alleanza con Laura Boldrini: «In Italia ci hanno elette nemiche numero 1 perché dalla parte delle donne, della pace, la verità, le minoranze e gli immigrati. Promotrici di un cambiamento culturale: la parità di genere. L’odio sistematico del patriarcato invece di distruggerci ci ha unite e rafforzate». Un vero e proprio “asse del Bene”, che si traduce nel sostegno incondizionato a tutte le battaglia del politicamente corretto, dal femminismo all’immigrazionismo più intransigente.
In Italia ci hanno elette nemiche #1 perché dalla parte delle donne, della pace, la verità, le minoranze e gli immigrati. Promotrici di un cambiamento culturale: la parità di genere. L’odio sistematico del patriarcato invece di distruggerci ci ha unite e rafforzate @lauraboldrini pic.twitter.com/kVP8NmDal9
— Asia Argento (@AsiaArgento) 7 aprile 2018
Un amore, quello tra Asia Argento e la Boldrini, che era sbocciato lo scorso ottobre nel pieno dello scandalo Weinstein, in cui l’attrice era assurta a vittima principale (e poi inesorabile carnefice) del produttore hollywoodiano. La Boldrini fiutò l’affare e dalle colonne del Corriere della Sera lanciò il suo messaggio d’amore alla Argento, che minacciava di voler lasciare il Paese: «Devi rimanere in Italia per rafforzare la solidarietà tra donne. Asia non mollare». Secondo l’ex presidente della Camera, infatti, l’attrice «non deve arrendersi. Anzi è il momento di fare squadra tra le donne. Ognuno lo può fare nel proprio ambito, nello spettacolo, come nella politica».
Adesso le due pasionarie del femminismo radicale voleranno a New York per partecipare al summit Women in the world («Donne nel mondo»). Davanti a una platea composta da facoltose compagne di battaglia, Boldrini e Asia Argento parleranno della cosiddetta “anomalia italiana”, ossia del perché una campagna come #MeToo non abbia riscosso il successo sperato in un’Italia culturalmente arretrata e patriarcale. Insomma, il solito minestrone condito a base di femminismo piagnone e luoghi comuni antinazionali. Anche perché l’unica «anomalia» in questo circo dell’androfobia montante non è rappresentata tanto dall’Italia, quanto invece dalla Francia, dove la celebre attrice Catherine Deneuve ha attaccato il movimento #MeToo e incassato il sostegno di quelle donne dello spettacolo che non ci stanno a questa criminalizzazione surreale del maschio. Vive la France!
Gauri Cristina
10 comments
Adoro queste due donnette col cervello di polistirolo.
Parità??? Due ricche ipocrite che non hanno mai lavorato un giorno in vita loro……..nullafacenti e profondamente razziste contro gli italiani che non la pensano come loro,ai margini della politica,rappresentano lo 0,00% ,le vere donne Italiane sono ben altro. Auguri.
Nazifemministe che odiano qualsiasi uomo, i loro padri compresi, contro gli stessi Italiani! volete distruggere ciò che rimane della famiglia e dell’Italia..
Davvero libere & uguali! Libere di nuocere & uguali nel volerlo fare! Dopodiché si chiuderanno nelle loro fortificate dimore con infissi blindati & guardie armate, (per almeno una di loro le guardie saranno, probabilmente, a carico del contribuente), e lasceranno tante altre povere donne incolpevoli a fare la fine della ciociara…
… E magari ci si faranno una risata sopra in compagnia…!…..
Le quote rose anche in miniera e nei lavori più massacranti non le vogliono?
Queste sono rimaste agli anni ’70. Una bella psicoterapia, no?
La parità.. la parità… poi però vogliono solo ruoli di potere e comando o le agevolazioni più svariate, non le vediamo mai queste femministe sgomitare per lavorare in un cantiere, in una miniera oppure in altri lavori realmente pericolosi e in cui serva forza e resistenza fisica…no..loro vanno al comando e gli uomini sfruttati fanno i lavori più pericolosi e stressanti..inoltre le morti sul lavoro sono al 90€ maschili ma nessuno dice niente…meditiamo e fermiamo questa pazzia femminista.
Ad oggi primi mesi 2018,oltre 150 morti sul lavoro e tutti maschi…peggio che in guerra. Queste ritardate mentali cosa vogliono?!
[…] il suo corpo reso un oggetto – anche se è nuda a fini narrativi e recita ben pagata. Insomma, spettatori, chiedete grazie ad Asia Argento e alle sue amiche del #MeToo se siamo entrati nel nuovo […]