Roma, 13 nov – Il Mossad è sulle tracce di Asia Argento? Ovviamente no, ma la protagonista italiana del caso Weinstein ne sembra convinta. Dopo le polemiche, la ragazza si è trasferita a Berlino, secondo quanto dichiarato dal padre Dario a Domenica In. E qui avrebbe cominciato a perdere contatto con la realtà: “Non esce più di casa per paura degli agenti segreti israeliani che proteggono Harvey Weinstein. Quella è gente che spara e minaccia, sono persone pericolosissime. Lei ora teme per la propria vita e quella dei suoi figli, teme i ricatti, ha paura e ha ragione ad averne. Ma non si è pentita di aver raccontato, anzi è sempre più convinta”, ha spiegato il regista.
“Sono molto orgoglioso di mia figlia – ha poi aggiunto -. Lei è una persona fortissima. Ho saputo solo recentemente quel che le era successo, non me ne aveva mai parlato prima e io non me ne ero mai reso conto. Non potevo immaginare che fosse circondata da maiali. Povera Asia, quanto ne ha passate. Pensavo venisse protetta essendo la figlia di Daria Argento, e invece… Ha subito le molestie e pure l’ostracismo di questi registi. Lei avrebbe vinto l’Oscar, ne ero sicuro: aveva una tale forza e una tale voglia di fare… Perché nessuno l’ha aiutata? Ognuno si fa i cavoli propri, hanno tutti paura delle conseguenze”.
Il regista sposa in toto la battaglia della figlia: “Non possiamo pensare che i maiali esistano solo in America. Noi non siamo santarellini, anche in Italia ci sono persone che si sono comportate in maniera schifosa. Ce ne sono più di uno, lo so perché lavoro in quest’ambiente. Questi molestatori sono persone educate e gentili nella vita. Quando però sono con delle belle ragazze, gli scatta la pazzia del sesso nella testa, quasi come fossero dei serial killer. E’ una malattia da curare […] Chi l’ha fatto dovrebbe ammettere le sue colpe e basta, invece di annunciare querele”.
Roberto Derta
5 comments
Non più di primo pelo, senza talento, poco avvenenti, pur di avere un posticino in qualche trasmissione trash non sanno più cosa inventarsi. Strano che non si sia riciclata animalista, ora va di moda.
non so se è maggiormente classificabile come “la corazzata Kotiomkin” la storia dell’OSCAR o quella del Mossad…
[…] 9 dic – Passato il periodo di paura di ritorsioni da parte del Mossad per la vicenda Weinstein (ma dopo essersi dimenticata, fra le altre cose, di aver firmato insieme […]
[…] 9 dic – Passato il periodo di paura di ritorsioni da parte del Mossad per la vicenda Weinstein (ma dopo essersi dimenticata, fra le altre cose, di aver firmato insieme […]
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