Roma, 29 dic – Ci sono due voci che si levano per rivendicare il merito di aver prevenuto gli attentati dell’Isis in Italia: quella di Angelino Alfano e quella di Anonymous. La seconda è, se possibile, ancor meno credibile della prima. “Abbiamo sventato un attacco in Italia, speriamo di impedirne altri”, festeggiano su Twitter gli hacker politicamente corretti, salvo poi cancellare l’annuncio (qualche giorno fa, lo stesso collettivo aveva piratato l’account facebook di Matteo Salvini, e davvero non si capisce bene quale sia la loro scala di priorità, ma tant’è).
Ovviamente non ci sono ancora le prove che sia stato sventato alcun attentato. Anzi, più d’uno in rete ha espresso dubbi sulle dichiarazioni rese da Anonymous anche perché il tweet originario era nel frattempo sparito per ricomparire poche ore fa sulla timeline italiana di Twitter. Forse, si ipotizza, ci sono dissidi interni al collettivo sulle modalità di azione e di comunicazione. Ma davvero dobbiamo affidarci a gente del genere contro la peggiore minaccia terroristica da un sacco di anni a questa parte?
Le fonti investigative sottolineano non nascondono il disappunto: “Non è strano che gli hacktivisti possano essersi imbattuti in una ‘conversazione’ tra jijadisti” che pianificavano attacchi, “difficile e pericoloso, invece – sostengono gli inquirenti – il fatto che il collettivo abbia iniziato un’operazione ad alto impatto, sotto copertura, pericolosa perché dal finale incerto”. A quanto sembra, comunque, le cose sarebbero andate così: un Anonymous francese avrebbe intercettato una conversazione online tra due jihadisti. “Pianificavano un’azione contro un comune italiano, una città nota”, si spiega, “ma non avevano ancora messo piede in Italia”. L’attentato “per ora è stato sventato”, perché gli account degli jihadisti violati. Il che non configura esattamente un “attentato sventato”, almeno finché non si saprà a che punto fossero i preparativi per il presunto attacco. Ma certo questo non avrebbe permesso a qualche hacker brufoloso di vantarsi sui social network di aver addirittura sconfitto l’Isis.
Giorgio Nigra