Roma, 25 apr – Nel nome della resistenza tutto è concesso. Anche violare le restrizioni contro il contagio. Ricapitoliamo: gli italiani sono reclusi da due mesi senza alcuna forma di eccezione, tanto da non poter celebrare nemmeno il funerale dei propri cari. I nostri connazionali hanno salutato i propri parenti mentre venivano caricati su di un’ambulanza per vederseli poi recapitare dentro un’urna, accompagnata dalla fattura dello Stato per le spese sostenute.
Droni ed elicotteri volteggiano alla ricerca di runner sessantenni da braccare e multare. I cani hanno più diritto dei bambini ad avere la propria ora d’aria. Vengono multate senza pietà alcuna famiglie con bimbi nella fase post-trapianto mentre si recano all’ospedale, vecchietti sordomuti, fratelli che si recano all’obitorio. Sacerdoti che dicono messe in suffragio dei morti davanti a dieci persone ben distanziate vengono trattati come uno stato serio tratterebbe i mafiosi – che invece vengono scarcerati a mandati ai domiciliari. E gli italiani – salvo qualche fisiologica eccezione – sono stati ligi a queste normative. Hanno sopportato e stretto i denti.
Due categorie, invece, sembrano godere di una sostanziale immunità rispetto alle previsioni normative del governo: i primi, di cui abbiamo parlato ampiamente in queste settimane nella sezione cronache, sono rom e immigrati. I secondi, sono i sedicenti «partigiani» che oggi si sono riversati in piazze e strade per festeggiare il 25 aprile. Le immagini dei video che vi alleghiamo, girate nei quartieri Pigneto a Roma, e Pratello di Bologna, si commentano da sole: decine e decine di persone riversate nelle strade tenendosi fintamente a distanza, molte delle quali senza nemmeno dispositivi di protezione, godendo della più totale impunità – la stessa che viene negata ai comuni mortali a cui della «liberazione» non frega nulla. I comuni mortali, ovviamente, non hanno preso benissimo l’allegra evasione dei «partigiani» nel nome degli «alti valori della resistenza»: fatevi due risate e andate a leggervi i commenti sotto i video.
Il video girato al quartiere del Pigneto, Roma:
Clicca qui per il video dell’assembramento al quartiere bolognese del Pratello
Cristina Gauri
14 comments
Dove sono finite oggi? le moto i droni, gli elicotteri i carri armati e le bombe a mano. Ah già! dimenticavo, vuoi mettere la grandissima percolosità di infezione di uno che prende il sole sulla spiaggia distanziato di 10 chilometri di distanza da un ‘altro individuo.
Ar pigneto mi sembra ci sia anche quel depravato di luxurio vladimiro
Chiuderanno un occhio tanto è tutta una truffa incostituzionale e montata ad arte e vogliono pure fare credere ai polli che in Italia c’è la libbbbertà!!E la gente carcerata in casa in molti casi gli crede pure! Questo è il vero dramma di un popolo che si è assopito e non è in grado nemmeno di riconoscere i veri nemici e i loro obiettivi di dominio su un intero popolo
No, questa gente, indipendentemente da chi siano, e dal perché siano in piazza, non ha violato nulla: si è ripresa la libertà che il governo ha loro tolto, violando lui sì la costituzione.
Obtorto collo…. ma hai ragione! Certo facilitati da pesi e misure diverse: vorrò vedere, ad esempio, per Acca Larentia!
ora basta !!! dobbiamo rivoltarci contro qiesta propaganda antifascista e disinformativa che inculca nei giovani credenze e idee che sono opposte al corretto insegnamento della storia e alllo svolgimento dei fatti. giovani esaltati militanti dell anpi incazzqti e indottrinati ne sono il risultato. ma che cosa sanno questi del fascismo ?? cosa sanno degli assassini commessi dai pertigiani, cosa sanno dei comportamenti del traditori della patria che al soldo degli americani arruolavano i peggiori delinquenti ?? e ora di pensare AD UNA NOSTRA RICORRENZA..ORGOGLIO E DIGNITA DEGLI ITALUANI..DA FESTEGGIARE NEL GIORNO DELLA NASCITA DEL DUCE…DOBBIAMO MUOVERCI AGIRE NON NASCONDERCI…DOBBIANO CONTARCI E CONTARE…
ONORE A BENITO MUSSOLINI
Quello che mi disturba di più di quei quattro gatti sinistroidi non è che come sempre fanno quello che vogliono.È il silenzio della cosidetta”destra” e della cosidetta”estrema destra”.L’ unico giornale a fornire queste informazioni siete voi, e per questo vi ringrazio.Ma dove sono finiti tutti gli altri?
Se questi gruppi (destra)non si uniranno per una causa comune,i nuovi bolscevichi continueranno indisturbati a penetrare nel sistema.Quando capiranno che separati si perde mentre uniti si vince?
In Italia non cambiera mai niente, qualcuno una volta disse:” Questo popolo è un gregge di pecore,serve qualcuno per guidarle”.Ma dove lo trovi oggi uno in grado dì guidarci?Certo non nei nostri politici di oggi!
Allora i può uscire di casa! E senza mascherina! Forse basta avere al collo un fazzoletto rosso dell’anpi e cantare bella ciao… 😡😡
Un tempo rione popolare (ma tradizionalmente abitato da ladri e prostitute), il Pratello é il disonore di Bologna.
Noto per la presenza di una trentina di osterie in poco più d’un chilometro, é possibile incontrarvi a qualsiasi ora del giorno e della notte ubriachi e sbandati d’ogni tipo, oltre ovviamente ai radical chic che stanno colonizzando le vecchie abitazioni, il cui valore é oggi aumentato esponenzialmente.
Si tratta di un posto sordido, estremamente squallido, e reso anche peggiore dal clima di impunità che vi si respira: una sorta di luna park alcolico dove i figli della borghesia “rossa” possono abbandonarsi ai loro capricci.
Ogni anno, il 25 aprile rappresenta l’occasione per abbandonarsi ad eccessi d’ogni tipo, con il consueto corollario di bottiglie spaccate, schiamazzi molesti, strade laterali ridotte a latrine e così via… Tanto che alcuni anni fa persino il Presidente del quartiere (ovviamente espresso dal PD) lamentò l’indegno spettacolo.
Ma evidentemente questa gentaglia gode di protezioni in altissimo loco, e continua a fare quel che vuole, nel più totale sprezzo di regole e leggi.
peccato che erano pochi, se fossero molti di più e a stretto contatto si sarebbero impesti meglio di virus. Poi magari moriva alla svelta!
[…] 27 apr – Scorderemo difficilmente le immagini degli antifascisti e sedicenti «partigiani» dell’Anpi, scesi in strada per celebrare il 25 aprile in barba ai provvedimenti restrittivi e senza subire denunce o sanzioni: […]
Mio nonno mi raccontava quanto fossero infami e bastardi assassini i partigiani ,quanto rubavano depredavano stupravano e violentavano ,mi raccontava anche quanti di loro cambiavano bandiera dove gli faceva piu’ comodo prima erano fascisti poi comunisti partigiani. ma ndate a fffncul
Ho ascoltato troppe troppe testimonianze di quanto erano bastardi infami i partigiani .
[…] i «partigiani» se ne sono bellamente sbattuti delle rigidissime restrizioni anti-contagio, scendendo in strada senza rispettare le norme di distanziamento sociale. Il seguente 2 giugno, invece, i media filogovernativi (cioè il 90% della stampa italiana) […]