Roma, 1 giu – Enzo Moavero Milanesi è il nuovo ministro degli Esteri del Governo Conte. La sua nomina è una di quelle fortemente volute dal presidente Mattarella. In fondo più che un politico Moavero Milanesi è un tecnico. Divenne famoso con il governo Monti, quando ricoprì il ruolo di titolare degli Affari Europei dal 2011 al 2014, ruolo che oggi è stato demandato a Paolo Savona.
Enzo Moavero Milanesi siederà al vertice della Farnesina, succedendo ad Angelino Alfano. Uno degli aneddoti che circolano in queste ore è quello secondo cui nel 2011, al momento di insediarsi al Ministero, avrebbe rifiutato una scrivania appartenuta a Mussolini. “Sono antifascista, non la voglio” avrebbe detto. Vedremo se rifiuterà anche il Palazzo della Farnesina, che nelle intenzioni sarebbe dovuto essere il nuovo Palazzo del Littorio, sede del Partito Nazionale Fascista.
Avvocato, è un grande conoscitore degli ambienti europei grazie alla sua lunga esperienza professionale nelle istituzioni europee. Dopo la laurea in giurisprudenza ha proseguito gli studi in Belgio dove si è specializzato in diritto comunitario. A soli 29 anni, nel 1983, è stato nominato funzionario della Direzione generale della Concorrenza della Commissione dell’allora Cee. Una volta divenuto capo di gabinetto dei commissari europei (prima Filippo Maria Pandolfi e poi Mario Monti), è stato nominato consigliere per i governi Amato e poi sottosegretario agli Affari Europei. Nel 2005 diventa direttore generale dell’Ufficio dei Consiglieri per le Politiche Europee della Commissione. Nel 2006 giura a Lussemburgo come giudice del Tribunale di primo grado della Corte di Giustizia della Ue, e lì rimane fino al 2011, quando comincia la sua avventura con il governo Monti. Nel 2013 si candida nelle liste di Monti ma non viene eletto. Tra le tante cose che emergono dal suo curriculum, si nota che ha fatto parte del Comitato dei garanti del Comitato promotore delle Olimpiadi Roma 2024, quelle contro cui la grillina Virginia Raggi ha levato barricate.
L’ultimo incarico di Moavero Milanesi, prima del ministero degli Esteri, è stato quello di consigliere per la promozione del trasferimento a Milano della sede dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema), nominato nell’incarico dal premier Paolo Gentiloni. Ha fallito.
Anna Pedri
Moavero Milanesi agli Esteri. L'antifascista che rifiutò la scrivania di Mussolini
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4 comments
questo è pessimo allora.
manca qualcosa all’ONU
e poi potrebbe essere il “curriculum” della Boldrini…
Un tristissimo personaggio, il tipico burocrate con la minestra servita,il solito elemento che non sa cosa sia una giornata di sano lavoro……. Auguri.
..tipico…rifiuta ”la scrivania”..ma non ”le scrivanie”…