Roma, 2 set – Mentre continuano le trattative per la formazione del governo giallofucsia, sono in molti a non gradire l’intesa Pd-M5S. Oltre a Lucia Annunziata, che ha esortato i dem a tornare al voto, anche un altro noto esponente del centrosinistra non vede di buon occhio questo strano Conte bis. Si tratta di Massimo Cacciari, che più volte si è distinto per le sue affermazioni da battitore libero. «Nel Pd sono strani: ascoltano i mercati ma non gli elettori», ha sentenziato il filosofo ed ex sindaco di Venezia in un’intervista alla Verità.
Cacciari a tutto campo
Difficile dargli torto. D’altronde, gli stessi dem hanno fatto di tutto per confermare quest’analisi. Il senatore Francesco Bonifazi, ex tesoriere del Pd e renziano doc, in un recente tweet ha dichiarato: «Conte chiuda la lista [dei ministri] nel weekend e si presenti ai mercati lunedì mattina con un governo di qualità già fatto». Non al popolo italiano ma, appunto, ai mercati. Di qui parte dunque l’analisi di Cacciari, che pone l’accento sulla lotta interna al Partito democratico, cioè – in sintesi – tra Renzi e Zingaretti, e quella all’interno del M5S, dove Conte ha strappato lo scettro di leader a Di Maio. E il governo giallofucsia? «È un’intesa nata sul nulla». Invece di parlare di programmi, insomma, tutto sarebbe basato sulle poltrone: «La gente capisce perfettamente che quello di cui si sta parlando in realtà sono il premier, gli eventuali vicepremier e i ministeri chiave. Questo è un altro elemento di debolezza dell’avvio del governo».
Lo spettro delle Regionali
La speranza del Pd, inoltre, è che questo governo possa affossare la crescita della Lega. Ma Cacciari la vede diversamente: «Se pensano di aver neutralizzato Salvini con questa mossa, sognano». Il segretario leghista, secondo il filosofo, «ha saldamente in mano un partito che controlla tutte le più importanti Regioni italiane. Basterebbe questo per capire che siamo ben lungi dall’averlo messo all’angolo». Il banco di prova, per Cacciari, saranno le elezioni regionali: «Se il Pd perde l’Emilia Romagna, il governo si scioglie». Perché i mercati, per fortuna, ancora non votano.
Elena Sempione
3 comments
Stavolta, per il PD l’Emilia Romagna sarà una debacle.
Che il “pci-pds-ds-pd” abbia sempre pensato a tutto fuorché agli “elettori”, (io preferisco: CITTADINI), è cosa che io so’ da quando avevo 12 anni. (Adesso ne ho 63, n.d.r.). Ci voleva questo somaro ragliante sedicente “filosofo”, dotato di laurea pidiessistica , per rendere edotto il popolo “bue” di una simile ovvietà?… E i media lo fanno pure sembrare un solenne parto cogitativo! Prodotto di una grande mente! Ennesima prova che la GIUSTIZIA non è di questo mondo! Ed il male domina, non solo incontrastato, ma osannato & benedetto!… E gli viene pure reso grazie per il male che fa e i danni che provoca!… Poveri noi!!!
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