Roma, 12 lug – “Roberto Mancini mi ha chiamato alle 3 per dirmi ‘Grazie Lino”, non mi hanno fatto dormire ‘sti disgrazieti“: così Lino Banfi (in arte Oronzo Canà) racconta la sua notte magica. Dopo la vittoria a Wembley contro l’Inghilterra, con cui la Nazionale ha conquistato il titolo di campione d’Europa dopo 53 anni, gli Azzurri hanno giustamente festeggiato. E il mister ha pure telefonato al celebre attore pugliese, indimenticabile Oronzo Canà ne L’allenatore nel pallone.
“Mancini mi ha chiamato alle 3, non mi fanno dormire ‘sti disgrazieti“
“Non mi aspettavo questa bella vittoria così sudata, però meritata. Alle tre di stanotte mi ha chiamato Roberto Mancini per dirmi ‘Grazie anche a te Lino, ti vogliamo tutti bene‘. Una cosa che mi ha riempito di gioia, ma non mi hanno fatto dormire ‘sti disgrazieti“. Così Banfi racconta la chiamata ricevuta dal ct, dopo che l’attore ha accompagnato con la sua simpatia tutto il percorso degli Azzurri all’Europeo concluso col trionfo a Wembley.
Oronzo Canà racconta la “sua” finale
“Io l’ho sperato subito dall’inizio, anche quando ho visto che hanno fatto quel primo gol. Dicevo non può essere, ho capito che sarebbe cambiata la partita, che quello era stato un colpo di fortuna”, ammette l’attore rispetto alla finale di ieri. “Un po’ di paura sull’errore di Jorginho ai rigori “c’è stata, ma ho sempre confidato nella grande bravura del raghezzo, mio nipote Donnarumma. Lui come minimo uno o anche due li para, ha questa calma inflessibile, beato lui, nonostante la giovane età, si merita tutti i soldi che guadagna”, spiega Banfi, che racconta le sue “palpitazioni” durante i rigori decisivi. Donnarumma però “deve ancora dire porca puttena, lui non l’ha detto perché è portiere, non segna. Ma io attraverso Chiellini ho mandato a dire che lo può dire anche appoggiato alla porta. Ora si sfogheranno a dirmelo tutti quanti perché mi vogliono bene”.
Un affetto che gli Azzurri gli dimostrano spesso. “Chiellini – spiega il celebre attore – mi ha promesso che avremmo festeggiato bene il mio compleanno (85 anni compiuti il 9 luglio, ndr)”. E l’Italia gli ha fatto il regalo più bello: “E’ un compleanno da ricordare”, conclude Banfi.
Adolfo Spezzaferro
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Abbiamo bisogno di giorni veri, non magici, perché non siamo dei notturni tossico-guardoni e basta !!
[…] tanto», ma purtroppo il Moige davvero non scherza. Il «porca puttena» di banfiana memoria — tornato recentemente in auge anche grazie alla vittoria italiana agli Europei di calcio — «rende sgradito lo spot alle […]