Roma, 1 lug – Chi sono i veri detentori dello scettro della violenza in Italia? Sappiamo che in questi ultimi mesi si sono sprecate dichiarazioni riguardanti lo scioglimento di CasaPound Italia a causa di supposte violenze commesse dai suoi militanti, come se il movimento di destra fosse l’emblema del male assoluto nel nostro Paese.
Quindi, prendendo spunto dal fiorire di mappe sulle violenze della destra, abbiamo deciso di disegnare una cartina, corredata da un elenco dettagliato con fonti, dove vengono evidenziate una parte delle aggressioni più brutali degli ultimi anni, commesse dai centri sociali, di cui nessuno chiede lo scioglimento e lo sgombero delle strutture occupate illegalmente e/o a canone zero grazie all’appoggio della sinistra istituzionale.
Il bollettino di guerra
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- Torino, 4 dicembre 2013: a Palazzo Nuovo, un gruppo di studenti del Fuan (Fronte Universitario d’Azione Nazionale), impegnati in un volantinaggio, è stato aggredito dal Collettivo Universitario Autonomo e da Studenti Indipendenti vicini agli ambienti anarchici ed al centro sociale Askatasuna
- Roma, 20 marzo 2014: la Polizia in tenuta anti sommossa ha sgomberato il centro sociale “Angelo Mai”, in seguito alle investigazioni che hanno portato alle accuse di associazione a delinquere, occupazione di edifici, estorsione, violenza privata e possesso di stupefacenti, rivolte a 40 militanti affiliati dei movimenti per l’occupazione degli immobili e della sinistra radicale.
- Pellegrino Parmense (Parma), 15 aprile 2014: tre anarchici danno fuoco all’abitazione di un militante di CasaPound.
- Cremona, 18 gennaio 2015: agguato dei militanti del centro sociale Dordoni ai danni di esponenti di CasaPound. L’aggressione era stata premeditata dagli antagonisti che si erano preventivamente procurati bastoni e mazze e aspettavano i nemici all’uscita dalla stadio cittadino, come testimoniato dalle immagini e dalle indagini successive della Questura di Cremona.
- Cremona, 19 gennaio 2015: una quindicina di appartenenti al centro sociale autogestito Dordoni, con caschi e mazze, hanno inseguito un postino “colpevole” di essere un tesserato di CasaPound Italia.
- Cremona, 24 gennaio 2015: auto bruciate, vetrine sfasciate, muri imbrattati, e oltre 500mila euro di danni, in seguito ad un corteo antifascista. Due militanti del Centro Sociale Kavarna sono stati poi accusati di devastazione e saccheggio.
- Parma, 14 marzo 2015: cinque militanti della Rete Antifascista di Parma vengono accusati di violenza sessuale di gruppo a danno di una ragazza appena maggiorenne, avvenuta nel 2010 nella sede del collettivo.
- Torino, 28 marzo 2015: violenti scontri durante il corteo di antifascisti e centri sociali contro la presenza di Matteo Salvini in città. Le indagini hanno poi portato a cinque arresti di militanti del centro sociale Askatasuna.
- Napoli, 1 aprile 2015: un corteo antifascista non autorizzato composto da una settantina di estremisti di sinistra armati con mazze, caschi e tubi di ferro, hanno assaltato la locale sezione di CasaPound. La motivazione di questa azione violenta mirata e pianificata è stata quella di “rispondere a un volantinaggio ‘non desiderato’ effettuato mercoledì precedente da alcuni esponenti di estrema destra davanti alla scuola Cuoco”.
- Milano, 1 maggio 2015: centri sociali e black bloc devastano Milano, lanciando molotov e lacrimogeni, dando fuoco ad auto e distruggendo negozi lungo il percorso del corteo “no expo”.
- Rimini, 22 giugno 2015: la Procura di Rimini ha aperto un’indagine sugli attivisti del “Laboratorio Sociale Paz”, sigla legata all’arcipelago dei movimenti antagonisti di estrema sinistra, accusati di violenza privata ed estorsione ai danni dei numerosi immigrati ospitati in una palazzina occupata, ai quali venivano richiesti abusivamente 400 euro mensili di affitto.
- Bergamo, 25 luglio 2015: la titolare del bar “Colazione da Tiffany” è stata aggredita con sputi e minacce, promettendo di prenderla a cinghiate, da antagonisti dei centri sociali locali. Il motivo: il bar è il ritrovo “dei fasci”.
- Napoli, 1 ottobre 2015: un gruppo di circa 50 attivisti di estrema sinistra appartenenti ai collettivi e centri sociali napoletani, ha deviato senza autorizzazione un corteo che si svolgeva in città, assaltando la sezione locale di CasaPound, con il lancio di due bombe carta.
- Bologna, 8 novembre 2015: manifestanti di estrema sinistra “anti Lega” irrompono in piazza Maggiore, durante il comizio di Matteo Salvini, con il solito lancio di bombe carte contro le Forze dell’Ordine.
- Firenze, 14 gennaio 2016: circa ventuno persone incappucciate, armati di mattoni, bombe carta, spranghe e bastoni, assaltano la libreria “Il Bargello”, legata a CasaPound. All’interno del locale al momento dell’aggressione erano presenti solo tre persone, tra cui due ragazzi e una ragazza, quest’ultima rimasta ferita. Gli antifascisti hanno più volte gridato ai tre ragazzi che sarebbero morti come i giovani militanti del Msi uccisi ad Acca Larenzia.
- Firenze, 2 febbraio 2016: una bomba carta è stata fatta esplodere davanti alla sede della libreria “il Bargello”, legata a CasaPound. La firma dell’attentato è stata lasciata con una scritta “Pippo, Andre e Tommi liberi”, ovvero i anarchici arrestati per il rogo dell’abitazione del militante di CasaPound del 2014.
- Roma, 27 febbraio 2016: una quindicina di militanti dei centri sociali, a volto coperto, hanno assaltato il gazebo di “Noi con Salvini” nel quartiere Prenestino, provocando danni e aggredendo i due attivisti che avevano appena montato il banchetto.
- Cosenza, 22 marzo 2016: quaranta antagonisti del centro sociale “Rialzo”, hanno aggredito armati di caschi e bastoni un banchetto di Sovranità, al quale partecipavano sette militanti, di cui tre donne.
- Trento, 1 aprile 2016: un familiare di un simpatizzante di CasaPound è stato aggredito da tre militanti del centro sociale Bruno con pugni al volto.
- Palermo, 10 aprile 2016: gli antagonisti del centro sociale “Anomalia ex carcere” hanno aggredito un gruppo di tifosi della Lazio, giunti a Palermo per la partita di calcio.
- Bologna, 5 maggio 2016: una rappresentanza del collettivo antifascista “Hobo”, è entrata in una libreria, stracciando copie del libro su Salvini.
- Roma, 14 maggio 2016: un banchetto elettorale di CasaPound, nel quartiere Prenestino, è stato assaltato da 50 esponenti dei centri sociali armati di caschi e bastoni. Nell’aggressione, sono stati feriti anche un disabile e una ragazza.
- Firenze, 17 maggio 2016: durante una raccolta alimentare per famiglie italiane in difficoltà, una quindicina di esponenti dei centri sociali, armati di mazze, hanno subito accerchiato 4 militanti di CasaPound, ferendone uno e cercando di rubare il carrello con i beni alimentari.
- Roma, 21 maggio 2016: durante il corteo della sinistra antagonista organizzato dalla sigla “Casapoundnotwelcome”, un pulmino tedesco viene assaltato da un gruppo di manifestanti.
- Ventimiglia, 7 agosto 2016: durante gli scontri che hanno visto fronteggiarsi da una parte immigrati, sostenuti dai centri sociali, e dall’altra le Forze dell’Ordine, un poliziotto muore d’infarto.
- Roma, 5 novembre 2016: il quartiere Magliana è stato messo a ferro e fuoco dai militanti del centro sociale “Macchia Rossa”. Durante la perquisizione all’interno dei locali eseguita dalle Forze dell’Ordine, sono state rinvenute mazze, bastoni, spranghe e contenitori con materiale esplodente. L’immobile, peraltro abusivamente occupato, è stato posto sotto sequestro.
- Firenze, 1 gennaio 2017: una pattuglia di Polizia rinviene una bomba, contenente elementi metallici, piazzata davanti alla libreria “Il Bargello”, legata a CasaPound. Nel tentativo di disinnescarla, l’artificiere della Polizia, Mario Vece, perde un occhio e la mano. In seguito, sono stati arrestati cinque esponenti di un movimento anarchico cittadino, già responsabile dell’attacco a colpi di molotov ai danni della stazione dei Carabinieri di Rovezzano nell’aprile 2016.
- Bologna, 17 febbraio 2017: dopo mesi di violenze, devastazioni e cariche contro le Forze dell’Ordine, il collettivo Cua, supportato dai centri sociali della città, vince e ottiene lo smantellamento dei tornelli presso la biblioteca della facoltà di Lettere dell’università di Bologna.
- Napoli, 11 marzo 2017: i centri sociali, convogliati in città da tutta Italia, hanno messo a ferro e fuoco Napoli, per contestare Matteo Salvini presente al comizio presso la Mostra d’Oltremare.
- Milano, 10 aprile 2017: un ragazzo che indossava la felpa della tifoseria juventina dei “Vikings”, è stato aggredito a colpi di casco da venti sedicenti antifascisti .
- La Spezia, 22 aprile 2017: durante la campagna elettorale a sostegno del candidato sindaco, in un locale del centro, venti antagonisti incappucciati hanno aggredito due militanti di CasaPound.
- Roma, 14 giugno 2017: regolamento di conti tra centri sociali finisce nel sangue. All’interno del centro sociale “La talpa”, durante un’irruzione da parte di alcuni appartenenti al movimento “Degage”, un uomo viene ferito da un colpo di pistola. Gli inquirenti risalgano al responsabile: un 44enne, ex appartenente al movimento “Action”, poi sindacalista Usi e responsabile del centro sociale “La talpa”.
- Roma, 13 settembre 2017: nel quartiere romano Tiburtino III, gli esponenti dei centri sociali sono riusciti ad impedire lo svolgimento del Consiglio Municipale straordinario sul centro di accoglienza di via del Frantoio, fortemente voluto dalla cittadinanza e da CasaPound. I movimenti della sinistra radicale hanno dapprima caricato la Polizia e poi assaltato i residenti e i militanti di CasaPound, riuniti all’interno della struttura dove si sarebbe dovuto tenere il consiglio.
- Napoli, 22 settembre 2017: una manifestazione regolarmente autorizzata di CasaPound è stata oggetto di un’aggressione da parte di alcuni centri sociali che per l’occasione hanno assoldato anche un gruppo di immigrati.
- Roma, 13 novembre 2017: gli antifascisti di “Achtung Banditen – Partigiani della metropoli” minacciano Enrico Mentana, affiggendo uno striscione sotto gli studi di La7, “Mentana coglione il fascismo non è un’opinione”. Il reato del giornalista sarebbe stato quello di aver partecipato ad un incontro con Simone Di Stefano, segretario di CasaPound.
- Cesena, 27 novembre 2017: volantini con minacce e intimidazioni sono stati affissi a Cesena da militanti antifascisti per impaurire i possibili locatori della sezione locale di CasaPound.
- Firenze, 14 gennaio 2018: un banchetto elettorale di CasaPound è stato assaltato da una quindicina di antifascisti.
- Monza, 20 gennaio 2018: una quarantina di militanti del centro sociale “Boccaccio” hanno cercato di impedire il regolare banchetto elettorale di CasaPound presso un mercato locale, tirando sassi e bottiglie contro le Forze dell’Ordine e i cittadini.
- Milano, 27 gennaio 2018: il gazebo di Fratelli d’Italia è stato assaltato da un drappello di antifascisti a suon di pugni e “urina”.
- Lucca, 1 febbraio 2018: un anarchico reo confesso lancia una molotov vicino alla sezione locale di CasaPound.
- Bergamo, 9 febbraio 2018: il centro sociale Kascina Autogestita Popolare rivendica l’imbrattamento della sede locale della Lega.
- Piacenza, 10 febbraio 2018: durante una manifestazione antifascista, un egiziano e un militante del centro sociale Askatasuna hanno accerchiato e malmenato un carabiniere.
- Livorno, 13 febbraio 2018: durante un appuntamento elettorale Giorgia Meloni è stata contestata da alcuni esponenti dei centri sociali con sputi, insulti e cori violenti.
- Bologna, 16 febbraio 2018: una sessantina di membri dei centri sociali Xm24, Vag61, Crash, Cua, Làbas e Nodo antifascista, hanno occupato senza autorizzazione piazza Galvani, dove era previsto il comizio di Forza Nuova. Nella guerriglia scaturita, un poliziotto è rimasto ferito. La protesta invade tutto il centro di Bologna, messo a ferro e fuoco dai centri sociali.
- Napoli, 18 febbraio 2018: i centri sociali tentano di assaltare un hotel in cui si sta svolgendo un evento elettorale di CasaPound, alla presenza del segretario nazionale Simone Di Stefano. Ne nascono pesanti scontri con le forze dell’ordine, con lancio di fumogeni e bombe carta.
- Monza, 18 febbraio 2018: i centri sociali devastano il gazebo della Lega e aggrediscono i leghisti.
- Palermo, 20 febbraio 2018: un gruppo del centro sociale Anomalia hanno accerchiato, legato con nastro da imballaggio e poi pestato a sangue Massimiliano Ursino, segretario di Forza Nuova del capoluogo siciliano.
- Torino, 23 febbraio 2018: per contestare la presenza in città del segretario di CasaPound, Simone Di Stefano, i centri sociali hanno ingaggiato una vera guerriglia urbana, con il lancio di bombe carta contenenti chiodi e cocci contro le Forze dell’Ordine. Sei gli agenti feriti.
- Trento, 7 marzo 2018: attentato dinamitardo rivendicato da un gruppo antifascista contro la sede locale di CasaPound.
- Padova, 26 marzo 2018: durante la notte, un gruppo di sedicenti antifascisti colpisce con due bombe molotov la sede locale di CasaPound, scrivendo sulle saracinesche “morte ai fascio”.
- Roma, 24 maggio 2018: in vista dall’allora imminenti elezioni, un gruppo di antifascisti incappucciati sono scesi in strada nella zona Municipio VIII, spaventando i residenti durante la notte con azioni intimidatorie, imbrattando i muri e lanciando molotov.
- Roma, 26 maggio 2018: i centri sociali hanno minacciato di morte il candidato presidente di CasaPound al Municipio 8, Massimiliano Pugliese, con scritte apparse di fronte alla sua abitazione: “Pugliese appeso, fascio occhio al cranio, cagapound sbirri”.
- Bologna, 28 giugno 2018: alcuni esponenti del centro sociale Hobo hanno fatto irruzione nella redazione locale di Repubblica, accusando la testata di fare informazione di parte e di essere al servizio del Partito Democratico.
- Treviso, 16 agosto 2018: un ordigno è esploso davanti alla sede provinciale della Lega a Villorba. Un’altra bomba è stata ritrovata integra sempre nella zona, a due passi dalla sezione locale del partito di Salvini. Per il duplice attentato, sono stati poi arrestati Juan Antonio Sorroche Fernandez, anarchico-insurrezionalista spagnolo, e Manuel Oxoli, anarchico bresciano.
- Trieste, 3 novembre 2018: a margine del corteo indetto da CasaPound per celebrare l’anniversario della Vittoria nella Prima Guerra Mondiale, la contro manifestazione della sinistra antifascista, si è macchiata di cori pro foibe e dell’aggressione ai danni di un giovane iscritto al Partito Democratico.
- Genova, 6 dicembre 2018: doppia irruzione violente dei militanti del centro sociale Aut Aut 357 in un ristorante del centro storico genovese, dove era in corso una festa della Lega.
- Milano, 13 dicembre 2018: nove persone riconducibili all’area antagonista dei centri sociali sono accusati di associazione per delinquere finalizzata all’occupazione abusiva di immobili di proprietà pubblica e alla resistenza a pubblico ufficiale. I nove distribuivano le case di edilizia popolare Aler sfitte a propri amici, parenti e familiari, che non erano in graduatoria o non ne avevano il diritto. Quando qualche famiglia esterna al circuito provava a mettersi contro, ma veniva repentinamente minacciata.
- Torino, 1 febbraio 2019: un gruppo di antagonisti del centro sociale Gabrio hanno assaltato un banchetto della Lega, aggredendo militanti e chi si trovava in coda per firmare.
- Cagliari, 15 febbraio 2019: un gruppo di antifascisti con caschi e volti coperti, come testimoniato da un video, lancia bottiglie e poi assale militanti del Blocco Studentesco di CasaPound, sotto gli occhi attoniti dei cittadini presenti in zona.
- Pomezia, 16 febbraio 2019: danneggiata sede di CasaPound Pomezia, serranda forzata e vetrine mandate in frantumi.
- Modena, 3 marzo 2019: durante la visita in città del ministro Salvini, un gruppo formato da un centinaio di manifestanti del centro sociale Spazio Guernica ha iniziato a lanciare sassi contro le Forze dell’Ordine che hanno risposto con una carica.
- Catania, 22 marzo 2019: Enrico Maccarone, militante della comunità identitaria “Spazio Libero Cervantes”, è stato aggredito da una trentina di militanti dei centri sociali “Liotru” e “Colapesce”, perché stava distribuendo dei volantini he pubblicizzavano una manifestazione per festeggiare l’anniversario dell’Unità d’Italia.
- Bergamo, 24 aprile 2019: ignoti hanno imbrattato la vetrina della sede elettorale del candidato della Lega, Giacomo Stucchi, letteralmente sommersa dalla vernice rossa, gettata a secchiate sui vetri e sull’insegna, mentre sul marciapiedi è comparsa la scritta “Salvini muori”.
- Modena, 25 aprile 2019: durante i festeggiamenti del 25 aprile, un gruppo di antifascisti, con volto coperto, hanno imbrattato muri e monumenti con scritte ingiuriose e minacciose contro i martiri delle Foibe, le Forze dell’Ordine, il ministro Salvini e Notre Dame, da poco distrutta da un rogo.
- Torino, 1 maggio 2019: durante il corteo del Primo Maggio, un gruppo di No Tav e di antagonisti del Centro sociale Askatasuna si sono scontrati con le Forze dell’Ordine, lanciando bottiglie, lattine, e aste di bandiere.
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Roma, 9 maggio 2019: all’Università Roma 3, mentre i ragazzi di Esperia, una lista composta anche da militanti di CasaPound, stanno facendo propaganda presso il loro banchetto, un gruppo antifascista li aggredisce e colpisce con un casco gli studenti.
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Roma, 10 maggio 2019: centri sociali aggrediscono all’università la Sapienza un simpatizzante di CasaPound, “reo” di avere una toppa del gruppo musicale Zetazeroalfa sullo zainetto.
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Napoli, 16 maggio 2019: centri sociali, tra questi Insurgencia ed Ex Opg, supportati dalle bandiere di Potere al Popolo e riunitisi in piazza del Plebiscito, hanno cercato di forzare, con la violenza, il cordone delle Forze dell’Ordine per raggiungere la Prefettura dove era presente il ministro Salvini.
- Firenze, 19 maggio 2019: centri sociali, scesi in piazza contro la presenza in città del ministro Salvini, hanno attaccato violentemente le Forze dell’Ordine.
- Bologna, 20 maggio 2019: con il pretesto del comizio di Forza Nuova, violenti scontri tra centri sociali e Forze dell’Ordine.
- Genova, 23 maggio 2019: per impedire un appuntamento elettorale del candidato alle europee di CasaPound, Marco Mori, i centri sociali genovesi hanno messo a ferro e fuoco il centro cittadino.
- Padova, 6 giugno 2019: durante lo sfratto esecutivo di una famiglia congolese abusiva, una delegazione di esponenti del centro sociale Gramigna si sono scontrati con le Forze dell’Ordine. Due arresti.
- Torino, 10 giugno 2019: il Professor Alessandro Meluzzi ha ricevuto minacce tramite una email firmata “Bella Ciao”: “Attenzione che oggi vi esplode l’ufficio. Vi conviene chiamare i pompieri, entro le 12”.
- Padova, 15 giugno 2019: cinque militanti dei centri sociali aggrediscono con calci e pugni, un 34enne padovano apostrofato come “fascista”.
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- Francesca Totolo